E nonostante gli ultimi modelli, dall’Iphone 6 fino al Samsung S5, non sembrano avere risolto il problema (che forse migliorerà con i modelli 6S e S6 di cui si vocifera un arrivo in primavera), la soluzione potrebbe essere il nuovo smartphone di origine sovietica, lo Yotaphone, giunto alla seconda versione.
Presentato ieri a Milano da Vlad Martynov, Ceo del team Yota Devices ed ex dipendente di Microsoft, lo Yotaphone 2 aveva già riscosso un grande successo al World Mobile Congress 2014, l’evento vetrina per tutte le tendenze più innovative nel mondo dei cellulari.
La seconda versione dello Yotaphone riprende le caratteristiche del precedente modello, migliorandole ancora. Integra infatti due diversi schermi in un unico dispositivo: uno da 5 pollici a colori e uno da 4.7 pollici in bianco e nero con “e-ink” (tecnologia utilizzata da molti lettori ebook, che simula l’inchiostro su un foglio di carta). Questo secondo schermo rimane sempre accesso, permettendo di avere tutte le notifiche sempre a disposizione e senza dover accendere il cellulare per leggere i tweet, scoprire chi ci ha mandato un messaggio o ci ha chiamato. L’ingegnoso sistema sembra permette al cellulare di triplicare la durata rispetto ai concorrenti: gli sviluppatori parlano di 5 giorni di lettura se si utilizza solo lo schermo e-ink e 2 giorni di durata se si usa regolarmente lo schermo a colori. E con lo slogan “Niente più frustazione quando dimentichi a casa il caricatore” sicuramente Martynov avrà conquistato più di un possessore di smartphone.
Per chi è disposto comunque a pagare qualcosina in più per un dispositivo certamente innovativo nel suo genere allora può acquistare lo Yotaphone direttamente dal loro sito. E se voleste invece vedere la tecnologia di Yotaphone su tablet o portatili, dovrete attendere un bel po’ e comunque potrebbe rimanere un’utopia. Martynov ha infatti dichiarato che il suo gruppo non si concentrerà su altri tipi di devices. “Siamo in pochi, – ha dichiarato al Corriere della Sera – 100 persone, e pochi vogliamo rimanere per lavorare più velocemente”.