Il caso. Bologna, assalto dei centri sociali all’auto di Salvini con sassi e calci

auto salvini
Il vetro dell’auto posteriore di Salvini

Assalita a calci, pugni e sassi, da giovani dei centri sociali l’auto con cui il segretario della Lega Matteo Salvini è arrivato a un campo nomadi di Bologna per una visita. L’autista ha accelerato investendo due ragazzi che cercavano di fermare la vettura. Uno è salito coi piedi sul tetto, entrambi sono rimasti illesi. L’auto è fuggita seguita a piedi da manifestanti. Salvini si trovava in un parcheggio con i cronisti a qualche centinaio di metri dal campo nomadi di via Erbosa dove, insieme al candidato regionale Alan Fabbri e alla consigliera comunale Lucia Borgonzoni, è stato raggiunto dai manifestanti. I tre della Lega Nord sono così subito corsi in macchina e i manifestanti hanno raggiunto e colpito la vettura che è sfuggita a forte velocità. (da La Stampa)

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Servizio di sicurezza inadeguato

Mancava la polizia – Eppure, a proteggere il leader leghista ed europarlamentare non c’era nemmeno un poliziotto. Nemmeno uno, nonostante la visita di Salvini fosse stata “accolta” nei giorni scorsi da minacce da parte dell’antagonismo rosso bolognese. Per fortuna, gli scalmanati si contavano sulle dita di una mano, altrimenti, se l’auto dell’europarlamentare fosse stata bloccata, le cose sarebbero andate molto ma molto peggio. Le sole forze dell’ordine erano all’ingresso del campo nomadi per impedire a giornalisti e curiosi di entrare. (da Libero)

 Il commento di Salvini

“Spero che la condanna sia unanime, e non ci siano fenomeni che dicono che sono ragazzi. Questa non è politica, il problema sono loro. Sono dei violenti. Denunceremo tutti quanti, alcuni mi dicono essere conosciuti dalle forze dell’ordine: spero paghino e finiscano in galera”: così il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, su quanto accaduto a Bologna.

Sulla  surreale ricostruzione che evidenzierebbe la volontà dell’autista di investirli, Salvini ha detto: “Salivano sul tetto e sul cofano. E io mi dovevo fermare, scendere e fumarmi una sigaretta? Meno male che l’auto era a portata di mano”.

Maroni: Alfano deve spiegare

Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, ha espresso su Twitter solidarietà a Matteo Salvini, evidenziando il buco nero riscontrato nel servizio di sicurezza a Bologna: “Alfano deve spiegare”  è stato il commento riservato al ministro dell’Interno.

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Red

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