Libri. “Cinque concetti proposti alla psicoanalisi” di François Jullien

jullienAmpliare la prospettiva psicoanalitica occidentale attraverso la riflessione sul pensiero cinese tradizionale: questo l’obiettivo essenziale dell’ultima fatica del brillante sinologo francese François Jullien. L’autore, non nuovo a studi multidisciplinari ed eterodossi, parte dalla consapevolezza della limitatezza della prospettiva freudiana “ortodossa” – sorta nell’alveo di una speculazione occidentale razionalista, dualista e teleologicamente orientata – per inserire nuovi stimoli di riflessione e di spirito critico all’interno del controverso suolo della cultura europea. Se quest’ultima – come già lucidamente evidenziato da Nietzsche – trae oggi le proprie estreme conseguenze rivolgendosi paradossalmente contro se stessa, è compito dell’intellettuale suggerire nuovi cammini di riflessione che alimentino la poiesis teoretica. Nel presente volume Jullien si assume l’arduo compito di esprimere il “non pensato” sotteso alla psicoanalisi freudiana mediante l’irruzione trasvalutativa di nessi cardinali della tradizione cinese: «interrogare la psicoanalisi dall’esterno e osservarla a distanza con distacco, e cioè sondare le concezioni di Freud a partire dalle coerenze elaborate in un contesto culturale esterno all’Europa – come la Cina» (pp. 18-19). L’ottica assunta non è dunque comparatistica né sincretica: la radicale separazione fra le due culture permane nella prosa di Julienn ed è proprio dall’alterità e dalla potenza del negativo che la sorgente del pensare può trovare nuove fonti aperte da cui zampillare. Il pensiero cinese, che alle domande del Senso e della Verità predilige la ricerca delle coerenze (li) e la loro delucidazione nella correlazione fra fattori opposti (yin e yang), definisce uno scarto di pensiero che illumina nell’evidenza della distanza.

Prendendo le mosse da una metodologia radicata nella suggestione e nei lampi intuizionali, Jullien espone accuratamente cinque concetti tratti dalla sapienza cinese e adatti a stimolare l’emergere della dimensione più intima, ma insieme umbratile e misconosciuta, della psicoanalisi: Disponibilità, ovvero rinuncia a-teleologica e non intenzionale del soggetto alla propria soggettività nell’apertura totale all’alterità e al fluire del tutto nel quale esso stesso è co-implicato; Allusività, cioè parlare privo di oggetto, «parola disponibile che, non cercando di dire, non smette di lasciar passare» (p. 56), intrinseca connessione fra il dire e il tao; Sbieco (definibile anche Obliquo o Influenza), che è via indiretta antitetica al metodo, disanima plurale e processuale del mondo sottratta alle antitesi concettuali e metafisiche; De-fissazione, ovverosia liberazione delle componenti che, fissandosi, impediscono di avanzare nel fluire incessante dell’esistenza; Trasformazione silenziosa, cioè la totalità che continuamente evolve e muta metamorficamente secondo la modalità della “maturazione”.

Per l’autore, tutti questi cinque concetti sono implicati nel metodo terapeutico freudiano, efficace nella pratica ma sinora incapace di pensare se stesso traendo le conseguenze teoriche – o meglio, antiteoriche – più radicali. L’apertura a tutti i pensieri del paziente, nessuno escluso, lo studio dell’allusività congenita nella lingua del sogno, l’approccio a-metodico ed empirico dell’analista, così come il perseguimento della liberazione dalla fissazione vincolante del trauma e lo svolgimento lento e processuale della terapia analitica, sono tutti nuclei centrali della psicoanalisi freudiana che necessitano una maggiore comprensione essenziale.

Da un rinnovato pensiero del “tra”, adeguato a superare le ipostatizzazioni materialiste e idealiste, che annullano la dimensione intermedia (zwischen heideggeriano, jian cinese e ma giapponese), filosofia e psicoanalisi potranno inaugurare una nuova stagione del pensiero.

*Cinque concetti proposti alla psicoanalisi di François Jullien, La Scuola, Brescia 2014, pp. 160, € 11,50

@barbadilloit

Luca Siniscalco

Luca Siniscalco su Barbadillo.it

Exit mobile version