Politica (di M. Veneziani). I poteri forti usano Renzi, esecutore del Sinedrio tecnofinanziario

renzi merkelMa chi sono, che fanno e con chi stanno i poteri forti? Di che si nutrono e come divorano i loro nemici o insubordinati? Renzi dice di averli contro, chi si oppone a lui dice di opporsi ai poteri forti che sostengono Renzi. Appena qualcuno vacilla, perde consenso, viene criticato, tira in ballo l’orco dei poteri forti. Ma i poteri forti sono una Cupola compatta o ci sono rivalità al loro interno? Tra i poteri forti rientrano anche la massoneria, Google e la Chiesa? Il sindacato che roba è? E gli eurocrati?

In principio fu Pinuccio Tatarella che vent’anni fa da vice premier del primo governo Berlusconi denunciò l’ostilità dei poteri forti. Aveva ragione ma fu considerato affetto da sindrome da cospirazione. Ora ci prova Renzi: ma se i poteri forti possono buttar giù il suo governo, non è lecito pensare che siano stati gli stessi ad averlo portato al governo senza passare per il popolo sovrano?

Propendo per una visione salomonica: i poteri forti tifano Renzi sul job act, ma sono contro Renzi se da esecutore vuol farsi decisore. Su, Matteo, parla parla, ma a decidere siamo noi, tu fatti usare a progetto. Perché l’esecutivo deve solo eseguire, ma la decisione spetta al Sinedrio dei poteri tecno-finanziari e alle loro falangi buro-mediatiche. I poteri forti esistono, ma da noi sono succursale periferica di poteri transnazionali, troika e non solo. Sono i concessionari di zona. Ma poi, smettiamola di chiamarli poteri forti, se non sono forti non sono poteri; i poteri deboli si chiamano impotenze.

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Marcello Veneziani

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