Il caso. La tomba di Dracula? Non è in Transilvania ma nel centro di Napoli

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“Vedi Napoli e poi muori”. Si dice così, vero? Beh, lo saprà bene il Conte Dracula che nella città partenopea è morto… e sepolto.

Sì, qualcuno si starà domandando se non sia uno scherzo, lo immaginiamo. Ma Halloween e Carnevale sono lontani e di burla non si tratta perché la notizia che la tomba di Dracula è nel centro di Napoli arriva da una fonte autorevole, l’Università di Tallin in Estonia.

Secondo i ricercatori estoni, infatti, i bassorilievi della chiesa di Santa Maria La Nova richiamerebbero alla simbologia dell’Ordine cavalleresco (l’Ordine del Drago) al quale il voivoda rumeno appartenne in vita.

Gli studiosi baltici hanno inoltre elaborato una tesi che, se comprovata da ulteriori fonti, potrebbe strappare alla Romania il “primato” di terra del Conte: finito nelle mani degli acerrimi nemici ottomani, Dracula viene liberato (su riscatto) dalla figlia Maria che lo porta con sé in Italia. Fantasia sconfinata? Non proprio, perché anche i fumettisti della Bonelli hanno ambientato a Napoli storie di mostri succhiasangue. Il famigerato “Dampyr” (protagonista dell’omonima serie) affronta il vampiro Varney proprio sulle pendici del Vesuvio.
Va bene che Dampyr è un’opera di fantasia e non il frutto di ricerche accademiche, ma è vero  anche che la Bonelli realizza le sue storie basandosi sempre su un’accurata documentazione. E chissà che un domani il “mezzo sangue” con gli amici Tesla e Kurijak non si ritrovi a far da guida agli universitari di Tallin nei sotterranei di Napoli, alla ricerca del famigerato Conte.

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Martin Brody

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