La lettera. Il ricordo di Mazzola e Giralucci: dolore e rabbia restano. Ora pacificazione

mazzola giralucciCaro direttore,

l’articolo di Mario Bortoluzzi “fotografa” con precisione disarmante lo stato d’animo e il malessere interiore di molte migliaia di ex ventenni che hanno “vissuto” e subito questo doloroso accadimento del 17 Giugno 1974. L’omicidio di Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci ad opera delle Brigate Rosse rappresentò il primo attacco criminale perpetrato dalle BR contro uomini e sedi del Movimento Sociale Italiano. Fu un atto vile e premeditato e altrettanto vile fu la risposta della gran parte della stampa nazionale e di un buon numero di soggetti deputati alle indagini che attribuirono, nell’immediato, ad una “faida” interna della Destra Padovana la matrice della strage. I fatti dimostrarono più tardi il contrario e il “teorema” giudiziario smontato completamente!

Rimane ancor oggi il dolore e la rabbia profonda di quei ventenni di ieri che porteranno sempre nelle menti e nel cuore quei “fotogrammi” di orrore e di odio bestiale che spezzarono vite umane incolpevoli! Il nostro impegno di uomini maturi, oggi, non può che essere indirizzato ad evitare che accadimenti del genere possano ripetersi e che la violenza cieca e intollerante possa sostituirsi al dialogo e alla reciproca comprensione dei convincimenti altrui. Questo impegno deve essere comune e rimane l’unico modo più corretto ed efficace per onorare la memoria di tante vite di ventenni spezzate dall’odio degli anni 70!

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Carlo Lamura

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