Secondo Liberation, giornale della sinistra francese, è però una tipica provocazione godardiana. In passato il regista aveva proposto di mettere Adolf Hitler sulle banconote, perché il suo linguaggio sarebbe quello della continua sfida verbale. Resta il fatto, però, che nell’immaginario della politica “pop” la vittoria di Marine Le Pen viene vista adesso come un’iniezione di novità anche da parte di uno dei rappresentanti principali della cultura francese, non più come uno “choc” da cui la Francia si deve riprendere.
Se da una parte arriva l’endorsement (a suo modo) di Godard, dall’altro il meccanismo mediatico continua non solo colpire l’immagine “politica” del leader del Fn (le inchieste sensazionalistiche su una presunta “cupola nera europea”) ma inizia a concentrarsi anche su quella privata di Marine Le Pen. Meccanismo che in Italia si chiama “macchina del fango”…