Caso Muos. A Palazzo dei Normanni i grillini chiedono il blocco dell’ecomostro di Niscemi

no-muos2E c’è chi credeva che fossero soltanto degli sprovveduti. Le cronache di questi giorni però ci stanno regalando ben altra storia. Tra la costruzione del Muos e i piani militari degli americani,  ci si sono messi di mezzo proprio i grillini. E pure con una certa efficacia. Con il mancato raggiungimento in aula del numero legale per l’approvazione del Dpef, infatti, i quindici onorevoli del M5S all’Ars, il parlamento autonomo siciliano, capitanati da Giancarlo Cancellieri, hanno teso  uno sgambetto senza precedenti all’amministrazione Usa, ma anche e soprattutto alla Giunta targata Rosario Crocetta.

Quello che ha preso forma ieri dentro l’aula di Palazzo dei Normanni è un vero e proprio “braccio di ferro” con il governo regionale. Un diktat senza se e senza ma: “Chiediamo prima il blocco della costruzione del Muos a Niscemi, altrimenti niente voto al Dpef”. Le parole del grillino Giampiero Trizzino, nonché presidente della commissione regionale ambiente, non ammetto ulteriori spiegazioni. Certo, l’ostruzionismo dei deputati del Movimento cinque stelle messo in opera ieri all’Ars ha una dinamica vista e rivista all’interno del Parlamento siciliano, quasi da Prima repubblica, ma anche da era cuffariana e lombardia assieme. C’è però una differenza sostanziale con la prassi delle passato, e verte proprio sull’oggetto in questione. Il caso Muos, nonostante solo ultimamente sia entrato nel dibattito nazionale, è assai scottante, soprattutto per quello che rappresenta in termini politici. Ma quello di ieri, appunto, non è stato un semplice sgambetto in favore di nomine sottobanco nel comparto agricoltura o sanità. La sfida è proprio sulla salute dei cittadini intesa come valore non negoziabile.  Su questo i grillini sono stati intransigenti, dando prova di avere imparato entro poco tempo le regole del “palazzo”, ma in antitesi col “palazzo” stesso.

Sul perché di questa iniziativa, è  lo stesso Giampiero Trizzino ad approfondire la faccenda: “Secondo l’Arpa, il Muos viola ogni principio di precauzione con gravi danni anche per le persone che abitano nel raggio di 10 chilometri. Tutto questo basta e avanza per supportare una revoca”. Ed è appunto questa, per i grillini, l’unica soluzione praticabile per fermare l’ecomostro. Ma è sul metodo proposto che viene marcata la differenza. Mentre il presidente della Regione Rosario Crocetta ha annunciato di voler ricorrere alla vie legali contro l’installazione americana, i grillini hanno deciso di forzare la mano. La strategia presidenziale è ritenuta infatti dai parlamentari del “vaffa” troppo attendista e blanda, ma anche ambigua. “Sul Muos c’è una sola via possibile – ha chiarito Giancarlo Cancellieri-  non si possono fare spallucce, la Regione deve decidere se vuole fare ciò che suggeriamo oppure no”. La questione dunque è ad un aut-aut: “Stiamo verificando che sia applicata la mozione contro il Muos approvata all’Ars nei scorsi giorni, così vediamo chi è davvero a favore e chi è contro”.

Fernando Massimo Adonia

Fernando Massimo Adonia su Barbadillo.it

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