Ecco l’analisi di Farinetti: «Il Sud Italia è in una condizione terrificante – ha spiegato ad Andrea Scanzi – molto più grave di quello che possiamo immaginare. È stato fatto troppo welfare nelle istituzioni e c’è un clima generale difficile. Ma è anche uno dei posti più belli del mondo: facciamo venire tutti i turisti del mondo lì».
Ecco la proposta: «Aprirei a tutte le multinazionali del mondo affinché vengano a farlo. Concederei loro agevolazioni fiscali bestiali, non farei pagar loro le tasse per 10 anni. L’importante è che assumano tutti italiani, che usino prodotti alimentari italiani, tavoli, sedie italiane…».
Certo, «solo italiani» (come si fa? Per legge? E poi un “renziano” che propone la “preferenza nazionale”?) e tutti i prodotti made in Italy. Ma in cambio di che cosa? Della desertificazione industriale? Al di là dell’impraticabilità di una proposta del genere, il dato interessante è proprio l’idea che sottende alla proposta: ossia che l’unico sviluppo per il Meridione sia quello di svendere se stesso ai fondi esteri, di risolvere la sua storia solo nella commercializzazione del proprio passato…