La filosofia ecologista (da Pierre Drieu La Rochelle a Walter Darrè, da Jonathon Porritt a Edward Goldsmith, da Alain De Benoist a Serge Latouche e Mauirizio Pallante) ha riscoperto l’importanza della nozione di limite, che, come nota Camus, è insita in quelle di natura e di bellezza.
Il costituirsi dell’ideologia europea contro le nozioni di natura e di bellezza va però retrodatata di almeno quattro secoli, all’orgogliosa affermazione dell’io e del progresso filosoficamente propugnata da Bacone e da Cartesio. E’ nel tardo Rinascimento che si rompe il mirabile equilibrio tra Dio uomo e mondo, cui il Medioevo si era attenuto e al quale per primo cercò di porre rimedio Federico Nietzsche segnalando nella sua opera la necessità d’un superamento del nichilismo e di un rifidanzamento dell’uomo col mondo.