L’altra sensazione è di disappunto: osserviamo comunque una sconfitta diplomatica di un paese sempre meno influente; non è un caso che Franco Frattini, ultimo ministro degli Esteri a carattere politico, sia oggi accanito fan del governo dei tecnici. Sobri o meno, benvoluti o meno, liberi muratori o meno, i dirigenti italiani contano poco. Pochissimo. L’India dei Bric vince facile sulla penisola in austerity.
E qui occorre chiudere con un piccolo ragionamento: che paese è quello che spende denaro pubblico e valore militare per scortare una petroliera privata? E che, in più, per dignità e onore si accolla i rischi più grandi dell’intrapresa? Chiaro. E’ un paese che ha messo in campo la propria sovranità al servizio del mercato. E’ un paese occidentale, è un paese liberale. Oggi forse ci domandiamo legittimamente: quel che dal mercato e dallo Stato, ricevono a costo della propria sovranità, cittadini, contribuenti, lavoratori e militari, è davvero all’altezza dello scambio?