Pd. Renzi vince la conta interna. Cuperlo polemizza: “Non rappresenta una fase nuova”

Matteo RenziIl Pd è di Matteo Renzi per il 46,7%. Questo il risultato della prima tornata delle elezioni per il segretario democratico. Lo “sfidante” Gianni Cuperlo si è piazzato con il 38,4. Seguono Pippo Civati con il 9% e Pittella con il 6%. «Grazie! Essere nettamente in testa anche tra gli iscritti è un risultato che in molti non si aspettavano: bene così, avanti tutta fino alle primarie aperte e libere dell’8 dicembre», ha commentato così Renzi la vittoria intermedia che gli consente di avere la maggioranza all’interno del partito. Gianni Cuperlo, da parte sua, ha ammesso sì la sconfitta ma allo stesso tempo ha fatto capire che per Renzi non sarà facile: «L’impianto che Matteo Renzi propone, non apre una fase nuova, ma riproduce il ventennio che vorremmo lasciarci alle spalle».

Dalle parole dello sconfitto si evince, infatti, tutta la tensione che ha accompagnato questa tornata: dallo scandalo delle tessere gonfiate (che ha determinato lo stop brusco al tesseramento), fino alle polemiche intestine che hanno visto protagonisti Renzi e Massimo D’Alema. Il “nuovo” e l’“antico” che si contendono il futuro. Proprio in questi ultimi giorni tra i due è stata contesa aperta: se ieri Renzi spiegava come «D’Alema ha distrutto la sinistra»riferendosi alla marginalità degli ultimi anni, l’ex leader dei Ds poche ore ha replicato duramente: «E’ inutile che faccia il giamburrasca: lui è l’uomo dell’establishment, e vedremo i prezzi che dovrà pagare a questo establishment», in riferimento ai voti presi in Campania e in altre aree dove il sindaco di Firenze ha stretto accordi con diversi potenti del Pd. E poi: «Il vero cavallo di battaglia di Renzi, che di idee nuove ne ha proposte pochissime, è continuare ad attaccare me. Vorrei ricordargli che noi le elezioni le abbiamo vinte due volte nel corso di questi anni e abbiamo portato la sinistra italiana per la prima volta nella sua storia al governo del Paese. Renzi è ignorante da questo punto di vista, mente. E’ spiritoso, brillante, ma è superficiale».

Con questo “clima”, dunque, si è celebrato il primo passaggio che precede la Convenzione nazionale e le primarie dell’8 dicembre. Qui il risultato a favore di Renzi sembra scontato (i sondaggi lo danno molto avanti). Resta da capire, però, l’affluenza ai gazebo: se si presenterà come la più bassa dall’istituzione delle primarie la vittoria al primo turno tra i delegati verrà inevitabilmente ridimensionata. E la vita, all’interno del suo stesso partito, per il nuovo segretario si farerebbe da subito difficile.

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