Il cortocircuito a sinistra per il movimento dei forconi


di Socrates
«Siamo operai, compagni, braccianti e gente dei quartieri/ siamo studenti, pastori sardi, divisi fino a ieri». Nel datato inno di Lotta continua non sono menzionati i postmoderni forconi, per ovvie ragioni temporali. L’autore Pino Masi – alle cui vicende è ispirato il film Il primo della lista –, che prima di aderire a Lc era stato a Pisa vicino al missino “di sinistra” Beppe Niccolai, non ha colpe di questo.
Sono citati, invece, i pastori sardi, che già ai tempi di Sofri e compagni erano attivissimi. Quegli stessi pastori sardi che Fabrizio De Andrè non ha mai dimenticato, fino a dedicare loro Quello che non ho.
I tempi cambiano, molti ex di Lotta continua oggi ce l’hanno con i forconi e con i pastori sardi. Molti ex di Lotta continua non hanno più continuato la lotta. I pastori sardi, invece, oggi come allora continuano a mandare a fanculo i politici come Castelli. Dei forconi, dalla Confindustria siciliana, dicono che dietro di loro ci sarebbe la mafia. È un mondo al contrario. Gli ex di Lotta continua stanno in poltrona. A dare solidarietà alla protesta popolare, a fondare movimenti antiequitalia, c’è l’imprenditore Zamparini. La sua sì, è una lotta continua.

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