Il caso. Profanate quattro tombe di combattenti della Rsi nel Campo della Memoria di Nettuno

Una profanazione ignobile settantasei anni, quattro mesi e dieci giorni dalla fine della guerra. In Italia

Le tombe dei marò profanate nel Campo della Memoria a Nettuno

Settantasei anni, quattro mesi e dieci giorni dalla fine della guerra. In Italia.***

Sono state profanate la notte scorsa alcune tombe del ‘Campo della Memoria’ di Nettuno, cimitero militare in cui sono sepolti 35 soldati della X Mas morti nel 1944 nei combattimenti seguiti allo sbarco alleato di Anzio. A dare l’allarme sono stati i custodi della struttura, questa mattina, appena si sono accorti dell’accaduto. Sulla vicenda indagano i carabinieri.

L’interrogazione sul caso di Fabio Rampelli (Fdi)

”La devastazione di alcune tombe dei marò che riposano nel Campo della Memoria di Nettuno è un gesto vile che necessita della più ferma condanna e di un celere intervento dello Stato. La seconda guerra mondiale è finita 70 anni fa e i morti hanno diritto a riposare in pace. Per ciò che ci riguarda noi siamo diversi e percepiamo i martiri di tutte le guerre e di tutte le ribellioni come figli d’Italia. Quelli che indossavano una divisa e facevano il loro dovere, per uno Stato e non per un regime, lo sono due volte. Profanare delle tombe a 70 anni di distanza dalla fine della seconda guerra mondiale è da gente senza pietà che, avendo un così orribile rapporto con la morte, è destinata a essere infelice anche nella vita. Proviamo tanta pena per chi ha violato la pace, fatta anche di commiserazione e perdono. Sollecito quindi le istituzioni ad attivarsi per chiedere, facendosi carico di tutti gli oneri, il ripristino delle tombe esercitando altresì tutti gli strumenti a loro disposizione per assicurare alla giustizia i colpevoli e recuperare le salme trafugate”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli (Fdi) che ha depositato un’interrogazione al ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

Julio César Uribe

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