Una “teoria generale” per farla finita con le “stronzate”

Più Bar Sport, meno lounge e chat; il nuovo libro di Giancristiano Desiderio che fa a pezzi la retorica dei "migliori"

Teoria Generale delle Stronzate di Giancristiano Desiderio (Castelvecchi) è un libro tonificante. Perché aiuta a fare chiarezza, e quindi a esorcizzare, la mole terrificante di scemenze che ogni giorno ci piove in testa, ci entra nel petto, ci costringe a prendere posizione, ci domina e trascina in una sorta di stato alterato troppo simile all’ipnosi.

Genesi, sviluppo e luoghi delle stronzate. Che nascono innanzitutto per piegare la realtà all’idea, meglio ancora, all’Ideologia che si propugna. Per Desiderio, l’Ideologia per eccellenza è quella comunista. Che, seppur sconfitta dalla storia – dunque dalla realtà – tenta in mille modi di resistere, informare di sé il mondo. Persino la caduta del Muro di Berlino,  – ricordate la terrificante gaffe del Pd di qualche anno fa? – diventa un successo dell’Ideologia. C’è differenza tra vero e falso, così come ce n’è tra falso e finto. Le stronzate nascono da rappresentazioni del mondo che discendono da una teoria assurta a religione. La realtà “aumentata” è ricca di stronzate che, piano piano, rischiano di essere percepite come l’unica verità. Rischiano, ma mai diventano realtà. Perché, e qui c’è del genio nella perfidia di Desiderio, era proprio il batijushka Stalin a ricordare che i fatti sono testardi. E a loro non gli va proprio a genio di piegarsi alle stronzate.

Come si creano e propalano le stronzate? Con la tecnica del sofisma. Che è il trionfo della retorica sulla verità, anzi il nascondimento dell’errore che punta a modificare realtà. Certo, per le agenzie di comunicazione che infarciscono il dibattito pubblico di scemità non è certo il caso di scomodare Gorgia.

Dove si diffondono le stronzate? Principalmente in rete. Perché sui media digitali come i social network, ognuno ritiene di poter parlare ex cathedra. In fondo, ognuno in piazza vuole apparire ciò che non è. Il dramma è che nell’agorà virtuale (e pure in quella fisica), il Bar Sport, con tutta la sua umanità, non esiste più. Pure i bar si sono convertiti alle stronzate, del lounge, dell’apericena, delle lavagnette fighissime.  Eppure, al Bar Sport le stronzate trovavano cittadinanza e collocazione perché alle fregnacce si rispondeva con una risata ironica e dissacratoria. Oggi ridere, vieppiù delle stronzate contrabbandate per ragioni di vita, è un delitto imperdonabile. Eppure i “caporali” che hanno contraffatto ogni aspetto del vivere civile, continuano a citare, a sproposito, Socrate. Che andrebbe citato bene, specialmente per quanto riguarda l’ironia e il coraggio.

Insomma, il nuovo libro di Giancristiano Desiderio è imperdibile e persino consolatorio per chi è stanco della retorica e delle stronzate (appunto!) che informano il dibattito pubblico e le discussioni private.

Giovanni Vasso

Giovanni Vasso su Barbadillo.it

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