Ufc. Sfuma il titolo per Vettori, Adesanya vince e si conferma campione

Sconfitto per decisione unanime, Marvin Vettori non riesce a superare Israel Adesanya. La cintura dei medi al nigeriano

Si infrange in Arizona il sogno italiano. Nell’importante chance di sabato notte, condensazione delle aspirazioni di una vita e di una brillante carriera, Marvin Vettori ha dovuto cedere alla prepotenza del campione Israel Adesanya: in palio la corona UFC dei pesi medi, che rimane pertanto sul capo del nigeriano dopo il verdetto unanime, schiacciante dei giudici (triplo 50-45). Un’impresa difficile, una gara che l’azzurro ha provato a vincere fino all’ultimo. Non è bastato per vendicare la controversa sconfitta che, tre anni fa, incassò contro lo stesso avversario e che avrebbe spedito proprio Adesanya verso gli scenari più rilevanti della massima competizione mondiale di arti marziali miste.

L’incontro

Grande cuore, la solita determinazione. Marvin non voleva per nessuna ragione confermare le roboanti provocazioni lanciate -fino al giorno precedente- dal detentore del titolo tanto sospirato. Eppure, nulla di tutto questo è parso sufficiente per strappare il trono al re della categoria: superiore Adesanya che, sfruttando lo striking, forte della sua struttura fisica, ha inibito senza troppi intralci le (poche) azioni insidiose condotte dal nostro portacolori. Vettori si è reso infatti protagonista di alcune proiezioni ben eseguite, ha provato a risolvere la contesa soprattutto nella lotta a terra, contro la parete. Sempre annullato, però, dall’agilità fulminea di Adesanya. Più guizzante quindi il campione. Più pericolosi i suoi colpi; puntuali i low kick che ha sfornato sulle gambe malconce dell’italiano. L’unico lampo di un incontro telecomandato, dunque, è sembrato forse quello del terzo round. Quando l’azzurro ha stretto con una bella ghigliottina il collo del rivale, comunque pronto a vanificare la presa, bravo a ritornare subito nella posizione dominante: un momento isolato, estraneo all’andamento complessivo delle cinque riprese, in cui Vettori ha illuso di poter realmente materializzare il sogno tricolore. Solo una illusione, nient’altro.

Quale futuro per Vettori?

La sconfitta di sabato non pone fine alle ambizioni iridate di Vettori. Che si è battuto con orgoglio, con coraggio. E che per questo, al di là del risultato, meriterebbe il rispetto di ogni simpatizzante: il gladiatore di Mezzocorona è il primo italiano ad essersi scontrato in un match titolato UFC, il primo ad aver raggiunto il vertice del ranking nella promotion più celebre a livello globale. D’altra parte, il nostro connazionale ha ventisette anni, ampi margini di crescita davanti; le prospettive che l’avevano ispirato, che l’hanno portato a combattere pertinacemente sul tetto del mondo, non possono e non devono annichilirsi adesso. “A testa alta, il morale è alto -si legge sui suoi canali social-, tanto bene, alcuni errori da affrontare. Una cosa certa: il Sogno Italiano è vivo e vegeto. Grazie per tutto il sostegno”.

L’augurio, allora, è che quel ragazzo che partì per Londra diciottenne, occhi traboccanti di fervore e di speranze, possa tornare spavaldo come prima a danzare tra le gabbie terribili dell’ottagono. C’è una cintura da conquistare, Marvin.

 

Domenico Pistilli

Domenico Pistilli su Barbadillo.it

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