Der Arberiter 4.0. L’esperienza de Les Hénokiens: tradizione e produzione 

In un mondo in cui l’economia si fa sempre più imprendibile, nascosta nelle pieghe della speculazione e lontana dalla realtà imprenditoriale, questi marchi ripropongono il “vecchio”  modello familiare e pragmatico

Les Hénokiens

Tradizione e produzione: un apparente ossimoro in tempi di trasformazioni tecnologiche così repentine da apparire assolute. In realtà coniugare il senso delle radici, di un’appartenenza storica, perfino spirituale, con un’azienda  produttiva evidenzia uno dei fattori significativi dell’essere e del fare impresa. 

Nella misura in cui per azienda si intende un’unità elementare dell’ordine economico generale, dotata di vita propria e riflessa, in grado di coordinare il fattore umano (il lavoro) e l’elemento materiale (il capitale), la storia aziendale può essere un fattore di coagulo identitario sia del lavoro che del capitale. Al punto da diventare – per taluni aspetti – uno degli elementi  costitutivi del suo operare. 

E’ quanto ci consegna l’esperienza de l’Association Internationale d’Enterprises Familiales & Bicentenaires (Les Hénokiens), selezionatissimo  club internazionale, che prende il nome dal personaggio biblico Enoch uno dei grandi patriarchi della Bibbia. Figlio di Caino e padre di Matusalemme, visse prima del diluvio e quando scomparve, a 365 anni, non morì ma fu innalzato nei cieli.

De Les Hénokiens  fanno parte cinquanta aziende, selezionate, a partire dal 1981, per una felice intuizione di Gérard Glotin, presidente della società francese Marie Brizard. Ognuna delle  aziende selezionate  ha una saga affascinante. Come in “Les Grandes famille” (di Maurice Druon) o “La famille Boussardel” (di Philippe Hériat) troviamo, in ogni epoca, personaggi e avventure industriali degni di ispirare letteratura, televisione e cinema, grande amante delle dinastie.

Nell’elenco spiccano, tra gli italiani,  la Amarelli di Cosenza, fondata nel 1731, i Fratelli Piacenza (1733), la Fabbrica d’Armi Pietro Beretta (1526). Quel che lega queste famiglie bicentenarie è lo spirito di adattamento, una sorta di resistenza alle mode e alle tempeste finanziarie. 

Il club persegue un obiettivo preciso: rappresentare una reale alternativa alle multinazionali economiche, fare sistema, puntando su valori diversi dal rampantismo finanziario. Contando su storia, tradizioni, resistenza nei secoli per porre al centro il valore del concetto di impresa familiare.

Non solo. In un mondo in cui l’economia si fa sempre più imprendibile, nascosta nelle pieghe della speculazione e lontana dalla realtà imprenditoriale, questi marchi ripropongono il “vecchio”  modello familiare e pragmatico. Il potere di un’azienda non è un criterio per diventare Enokiens, si privilegia, anzi, la solidità. È così che troviamo aziende di dimensioni molto diverse, nomi famosi e altri meno noti al grande pubblico.

D’altronde, nel Libro dei segreti di Enoch è scritto: “Scese e si solidificò e divenne il fondamento delle cose del basso”. Non addormentarsi sugli allori, facendo sempre meglio delle generazioni precedenti: ecco  la regola e l’esempio di questi discendenti che continuano a risorgere. Con buona pace per i “progressisti” ad oltranza, senza radici, né qualità.

 

Mario Bozzi Sentieri 

Mario Bozzi Sentieri  su Barbadillo.it

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