Fino alla Fine. Lo scudetto dell’Inter e il virologo Massimo Galli contagiato dalla faziosità anti-Juve

Riflessioni in bianconero di Giuseppe Pollicelli sull'abbaglio calcistico dell'accademico lombardo

Assembramenti per lo scudetto della Juve

Il virologo Massimo Galli

Nel mentre a Roma, sponda giallorossa, si delira per José Mourinho e, in quel di Udine, Pierpaolo Marino seguita a delirare contro il suo omologo juventino Fabio Paratici, a noi è tornato in mente quanto raccontò nel 2013 il giornalista milanese Carlo Sassi, “padre” italiano della moviola calcistica. Egli, durante una puntata della trasmissione di Radio Due Rai “Circo Massimo”, rivelò che le immagini del gol annullato al giallorosso Maurizio Turone in Juventus-Roma del 10 maggio 1981 vennero alterate alcuni anni dopo negli studi romani della Rai – sfruttando un dimenticato apparecchio chiamato Telebeam – in modo da conferire ufficialità al noto dogma antijuventino secondo cui Turone non era in offside (dogma indimostrato, essendo impossibile stabilire se il fuorigioco ci fosse o no con l’unica inquadratura a disposizione, che non è in linea con i giocatori al momento del passaggio di testa da parte di Pruzzo).

Tifoso dell’Inter e della Cremonese, Sassi non è certo sospettabile di simpatie zebrate, dunque quanto da lui riferito va tenuto nella dovuta considerazione. A prescindere dalle successive ed eventuali manipolazioni capitoline del video, quello di Turone è stato il primo caso, o almeno il primo caso eclatante, di interpretazione tendenziosa della moviola relativamente a un episodio di gioco con la Juventus protagonista. Da allora sono trascorsi giusti giusti quattro decenni e, dal momento che ci troviamo purtroppo in epoca di pandemia, il virologo interista Massimo Galli deve aver pensato di festeggiare la ricorrenza inaugurando la moviola del Covid. Giustamente, truccandola. Richiesto di un parere sul mega assembramento di tifosi interisti a Piazza Duomo in occasione dello scudetto nerazzurro, Galli ha affermato, tra le altre cose, che la stessa situazione «l’abbiamo già vista lo scorso anno, quando è stato festeggiato un altro scudetto, in una situazione analoga a questa».

Scudetto: i festeggiamenti degli juventini nel 2020 e quelli degli interisti nel 2021

Peccato che lo scorso anno, nella torinese Piazza San Carlo, a festeggiare “l’altro scudetto” (il nono consecutivo della Juventus nonché trentottesimo della serie) ci fossero quattro gatti, forse qualcuno di meno. Certamente, in quella circostanza, avrà contribuito l’assuefazione bianconera al tricolore, ma il dato indiscutibile è che la ricostruzione di Galli è clamorosamente falsa. A riprova che, a differenza del virus, l’antijuventinismo non muta mai, nemmeno dopo quarant’anni.

 

Giuseppe Pollicelli

Giuseppe Pollicelli su Barbadillo.it

Exit mobile version