Addio al calciatore-patriota Mauro Bellugi colonna azzurra di Argentina ’78

Vicino alle idee della destra nazionale, è diventato icona di coraggio anti-covid durante la pandemia

Mauro Bellugi

Mauro Bellugi, ex calciatore di Inter, Bologna,  Napoli e Pistoiese, e della Nazionale azzurra, è morto: aveva 71 anni.

Mauro Bellugi

Il suo unico gol in carriera con l’Inter fu in Coppa Campioni contro il Borussia Monchengladbach.

Colpito dal Coronavirus, la sua storia aveva commosso tutti: ricoverato dal 4 novembre all’ospedale Niguarda di Milano, gli avevano amputato entrambe le gambe, il 13 novembre la prima, il 20 la seconda.

“Il Covid mi ha tolto anche la gamba con cui feci gol al Borussia Monchengladbach”, aveva raccontato l’ex difensore che ai tedeschi realizzò l’unica rete della carriera, nella partita di Coppa dei Campioni del 3 novembre 1971, vinta 4-2 dall’Inter.

Bellugi  sarà ricordato come simbolo di coraggio. Affrontando la menomazione alla gambe aveva rilanciato così: “Prenderò quelle di Pistorius”, aveva detto con un sorriso.

Camerata Bellugi

Bellugi il primo a sinistra, tra gli altri Tomaso Staiti di Cuddia, Giacomo Airoldi, Maurizio Cabona e Stenio Solinas, Armando Torno e Fabrizio Gianchi

Bellugi era vicino alle idee patriottiche della destra. Nel gennaio 2012 aveva anche partecipato alla serata con Giacomo Airoldi (organizzatore della serata), Armando Torno, scrittore e giornalista, Maurizio Cabona critico cinematografico, Stenio Solinas, scrittore ed editorialista de Il Giornale, promossa per ricordare Franco Morgan, attore, doppiatore, organizzatore culturale e direttore del mitico periodico della destra lombarda, “13 gennaio”, scomparso da un anno. Nel pubblico c’era anche l’ex parlamentare missino Tomaso Staiti di Cuddia. Nell’occasione si presentava la ristampa del volume cult “C’eravamo tanto a(r)mati”, curato da Cabona e Solinas per Settecolori.

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Antonio Fiore

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