Segnalibro. Le religioni dell’Eurasia, i miti, i riti, i simboli e il grande Mircea Eliade

La recensione di Manlio Triggiani del "Dizionario delle religioni dell'Eurasia", curato dall'intellettuale rumeno

Mircea Eliade

Soltanto da relativamente poco tempo è accettata l’idea che lo studio della religione Indoeuropea è importante e riserva anche tante novità. Fino alla fine del Settecento gli studiosi respingevano l’idea che la gran parte dei popoli europei avessero una comune origine e quindi un comune raggruppamento linguistico, una comune spiritualità.

Sir William Jones, nel 1786, tenne una conferenza alla Royal asiatic society del Bengala e spiegò, in maniera dettagliata, che aveva notato nei suoi studi una evidente somiglianza filologica fra il latino, il greco, il sanscrito (antica lingua indiana) e il persiano. Si trattava di una presenza tanto evidente e costante – spiegò Jones – da escludere che si trattasse di un caso, di prestiti linguistici o frutto di scambi derivati da rapporti prolungati nel tempo.

La lingua celtica e quella germanica avevano molte somiglianze, anche strutturali e Jones sostenne la tesi che queste lingue, diffuse in aree geografiche diverse e in differenti periodi storici, probabilmente derivavano da popoli con una comune origine e, millenni prima, con una lingua comune non testimoniata per iscritto ma che sarebbe stato possibile ricostruire comparando e studiando a fondo i varii collegamenti esistenti.

Lo studio e l’approfondimento successivi permisero di chiarire che questa origine comune esisteva e poteva essere estesa anche ad altre lingue e alle civiltà slava, baltica, albanese, anatolica, armena, e tokharia (lingua poco diffusa presente nella Cina occidentale e nel Turkestan). Lo studio delle parole fece emergere l’esistenza di numerosi “prototipi” che spiegavano benissimo le somiglianze. Ma ognuna delle famiglie indoeuropee differisce dalle altre: la struttura delle religoni non sono completamente identiche e la fonetica, fra una lingua e l’altra, non è uguale. Emergono però la similitudine e le corrispondenze fra cosmogonie, leggi, miti, rituali dei vari popoli indoeuropei. Sulla base dei riferimenti linguistici e archeologici si evidenziano molti aspetti della vita dei popoli indoeuropei, popoli pastori semisedentari con numerose mandrie e che si occupavano anche un po’ di agricoltura, ma quest’ultima era da loro considerata di gran lunga meno importante dell’allevamento e della guerra. La studiosa Marja Gimbutas, sulla base della linguistica e dell’archeologia, ha individuato uno dei primi luoghi di vita stanziale: la Russia meridionale. Tutte le strutture delle comunità indoeuropee sono coincidenti fra loro: dalla organizzazione sociale a quella economica e politica. Lo stesso dicasi per la struttura religiosa, il pantheon degli Dei, i Miti, i Riti, i simboli.

Tutto questo, e molto di più, è contenuto nel Dizionario delle religioni dell’Eurasia, curato da Mircea Eliade (1907-1986), uno dei massimi esperti di Storia delle religioni. Si tratta di un dizionario ricavato dall’Enciclopedia delle Religioni curata sempre da Mircea Eliade con circa duemila collaboratori ed esperti delle varie religioni. L’intera enciclopedia è stata pubblicata in Italia dalla Jaca Book che ora sta editando singoli dizionari per ogni religione.

Si tratta di importanti compendi di Mitologia, cosmogonia, religioni, tradizioni. Il dizionario tratta innanzitutto delle religioni sviluppatesi nell’Europa antica, dalla Presitoria alla Cristianizzazione. Poiché, però, è dimostrato che alcune propaggini dell’Asia mantennero cultura e tradizioni simili a quielli dell’Europa (le popolazioni uraliche, ugrofinniche, altaiche e siberiane, ecc.) in questo dizionario sono ricomprese parti dell’Asia e tutto il continene europeo eccetto il mondo classico (Roma e la Grecia). Il confine meridionale in Asia coincide con la Via della Seta che in passato ha favorito i rapporti fra Europa e Asia.

Leggere o consultare questo dizionario, non necessariamente in ordine consequenziale, per argomento o per popolazioni significa scoprire elementi religiosi diffusi, misti a miti tipici del mondo indoeuropeo pagano che rimandano a simboli ancora presenti nella nostra società e disseminati nei vari periodi storici.

Mircea Eliade (a cura), Dizionario delle religioni dell’Eurasia, Jaca Book ed., pagg. 402, euro 50,00

Manlio Triggiani

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