10 Febbraio. Anche Milano ha un monumento dedicato ai martiri delle Foibe e dell’Esodo istriano-dalmata

L'intervento nella capitale meneghina dello scrittore e artista Piero Tarticchio: "Noi saremo istriani sempre"

Piero Tarticchio sotto il monumento agli esuli istriano dalmati inaugurato a Milano

Ecco il testo dell’intervento tenuto dallo scrittore e artista Piero Tarticchio il 10 ottobre 2020 in Piazza della Repubblica a Milano, in occasione dello scoprimento del monumento dedicato ai Martiri delle foibe e dell’Esodo degli Istriani, Fiumani e Dalmati.

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Ogni tanto nei miei sogni ritornano le immagini di reticolati di filo di ferro spinato, quelli che io e mia madre attraversammo di notte nel giugno del 1945, mentre infuriava un temporale. Fuggivamo dal terrore di essere infoibati dei partigiani di Tito come era stato infoibato mio padre.
Per oltre settant’anni ho aspettato questo giorno. Per me è una gioia immensa inaugurare un monumento che ricordi il martirio di vittime innocenti gettate nelle foibe e il conseguente esodo di oltre trecentocinquanta mila italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia. Oggi, grazie alle municipalità di Milano, grazie all’aiuto finanziario della Signora Diana Bracco, Presidente della Fondazione Bracco e grazie a un comitato di esuli presieduto dal Signor Romano Cramer, questo sogno finalmente si è avverato.
Ho elaborato il progetto e i disegni di quest’opera inserendo lo stesso motivo da me fatto nel 2006 e diventato in seguito l’icona delle foibe. Una stele che emerge dalla roccia e sale verso il cielo. Ho deciso che la figura fosse un’immagine simbolica anche se anatomicamente poco fedele all’originale, per non dare – ai nostri detrattori – l’opportunità di definire questo monumento una lapide da cimitero. In questo momento penso a tutti quelli che non ci sono più e che avrebbero voluto vivere questo momento storico e invito coloro che passeranno di qua, a fermarsi e riflettere sul significato di questa stele e dire una preghiera per tutte le vittime che giacciono ancora sul fondo dell’abisso.
Una cara amica un giorno mi ha detto: “ho perduto la terra dove sono nata e adesso che identità ho?” Gli ho risposto: “Noi saremo istriani per sempre.”
Da oggi, questa piccola porzione di territorio cittadino diventerà la nostra terra, diventerà l’Istria, diventerà Fiume, diventerà la Dalmazia.
Grazie Milano. Viva l’Italia..
@barbadilloit
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