Taccuino-Coronavirus/16. Uniti nel dolore e nel ripensare il modello di comunità nazionale

Dinamismo di una automobile di Luigi Russolo

Oggi un’altra strage quotidiana, quasi 800 nostri connazionali ci hanno lasciati. In solitudine e senza il conforto dei propri cari. Il pensiero a tutte le loro famiglie, a chi sta combattendo e ai tanti infermieri e medici in trincea.
La vicenda Covid-19 dovra’ inevitabilmente portarci a ripensare il modo di produrre. Aver delocalizzato e frammentato le catene produttive e’ stato un errore ed ora e’ quanto mai opportuno che, almeno quelle di carattere strategico, debbano tornare in Italia. Questa crisi sanitaria, sociale, economica e finanziaria ha messo in luce la debolezza della globalizzazione cosi’ come e’ stata attuata fino ad oggi. La pandemia ci sta portando a riflettere su un nuovo modello di comunita’ in cui la ricchezza deve essere distribuita piu’ equamente e, possibilmente, nel rispetto dell’ambiente circostante. E’ il momento di cogliere tale opportunita’ e ripensare il sistema economico globale, puntando maggiormente sui diritti e sulla sostenibilita’ sociale, senza le quali non vi puo’ essere la crescita e la buona occupazione.
Ma ora uniti nel dolore.

*Segretario generale Ugl

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Paolo Capone

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