Taccuino-Coronavirus/6. Il motto “andrà tutto bene” è una illusione. Va riscoperta l’etica

L’effimera campagna social “Andrà tutto bene”

Non condivido l’etica dell’ “andrà tutto bene”. Illudere i bambini che recitando un mantra le cose si aggiustano da sole è antieducativo. Con gli adulti è anche peggio.
Le cose andranno meglio, di qualunque cose si tratti, se faremo tutti il necessario perché non vadano più male. Il male non si sconfigge mai da solo. È ora che si sparga un po’ di sana etica della responsabilità.

Questo “andrà tutto bene” è, come al solito, una scimmiottatura paesana dei film americani. Dove però, quasi sempre, all’ “everything is gonna be alright” si alterna l’americanissimo “oh my God! We’re all gonna die!”.

Sarebbe tempo di abbandonare questi teatrini da hippy e riappropriarsi dell’insegamento dell’etica romana per la quale le cose “andranno bene” solo se tutti faremo quanto è nostro dovere perché non vadano male e “moriremo tutti” solo se permetteremo che questo accada.

Tralasciando di nominare il nome di Dio invano, perché Dio sta dalla parte di chi fa il Bene e combatte contro il Male, non di chi si nasconde e spera che a combattere ci vada sempre qualcun altro.

@barbadilloit

Marcello De Angelis

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