Taccuino-Coronavirus/4. Le retrovie del conflitto nei “Giorni di guerra” di Giovanni Comisso

“Giorni di guerra” di Giovanni Comisso edito da Longanesi

Uno dei libri più delicati sulla prima guerra mondiale lo scrisse Giovanni Comisso. Era intitolato “Giorni di guerra”. Quando lo lessi – alcuni anni fa – mi colpì molto il racconto della guerra da una retrovia, la descrizione bucolica della primavera a pochi chilometri dalla macelleria. È così crudele l’inverno quando cala impietoso sulle sciagure terrene; pure, è così incongrua – e altrettanto crudele – la rifioritura del mondo quando il futuro si fa incerto. La bellezza salva il mondo solo quando è già salvato; finché non lo è, è soltanto rabbia, beffa, insoddisfatta nostalgia.

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Andrea Di Consoli

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