Il caso. Arrestati i presunti killer di Enzo Fragalà: avvocato in prima linea per scovare la “verità” su Bologna

enzo fragalaI carabinieri del nucleo investigativo di Palermo hanno arrestato tre presunti killer dell’avvocato Enzo Fragalà, aggredito il 23 febbraio del 2010 a colpi di bastone, a pochi metri dal suo studio, e morto in ospedale dopo 3 giorni di coma. Due dei presunti omicidi sono affiliati a Cosa Nostra.

I tre arrestati sono Francesco Arcuri e Salvatore Ingrassia, già detenuti per mafia ed estorsione e ritenuti affiliati al mandamento di Porta Nuova e Antonino Siragusa. Se sugli esecutori materiali è stata fatta luce, ancora incerto è il movente del delitto. Due le piste seguite dai carabinieri: quella passionale e quella mafiosa. Secondo la collaboratrice di giustizia Monica Vitale, che aveva una relazione con un uomo d’onore, il penalista sarebbe stato ucciso perché aveva infastidito la moglie di un cliente. Ma gli investigatori non escludono, invece, che dietro al delitto ci siano scelte professionali del legale che abbiano dato fastidio a cosa nostra.

Da deputato di Alleanza Nazionale fece parte della commissione Mitrokhin. Fu sua l’ipotesi che dietro la strage alla stazione di Bologna potesse esserci una rete terroristica legata a Carlos. «Le rivelazioni più recenti – dichiarava nel 2005 Fragalà – sulla strage di Bologna e sull’allarme che il direttore generale della pubblica sicurezza De Francisci lanciò avvisando i Servizi italiani, tre settimane prima della strage della stazione, di possibili ritorsioni da parte del Fronte Popolare per la liberazione della Palestina per la condanna irrogata al suo rappresentante in Italia Abu Anzeh Saleh non sono che l’ultimo tassello di un puzzle che si va componendo negli archivi della Commissione Mitrokhin, un quadro d’assieme che sta legando tutte le stragi di quel terribile periodo storico: da Bologna a Ustica fino al 904».

Enzo Fragalà ha più volte messo a disposizione le conoscenze acquisite in Commissione Mitrokhin, in merito alla strage dell’1 giugno 1981, durante i convegni comitato “L’ora della verità”.

Fernando Massimo Adonia

Fernando Massimo Adonia su Barbadillo.it

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