Il ricordo. Anche Napolitano commosso per la scomparsa di Anna Mattei: “Un’immagine esemplare”

matteiLa scomparsa di Anna Mattei – madre di Stefano e Virgilio, le due vittime innocenti della “strage di Primavalle” del 1973 – non ha colpito solo tutta la comunità politica della destra italiana. Tra i messaggi di cordoglio giunti al figlio Giampaolo significativo, per la valenza istituzionale e per la storia personale, è quello del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. «La notizia della scomparsa di Anna Mattei – si legge nella nota – mi colpisce dolorosamente nel ricordo delle occasioni di incontro che ho avuto con lei, con i suoi famigliari, con l’Associazione “Fratelli Mattei”». Napolitano, parlando della signora Mattei, sottolinea «la dignità e la misura con cui ella ha vissuto la terribile tragedia della perdita dei figli Stefano e Virgilio: è rimasta per me un’immagine esemplare. Anche perciò sentii il dovere di dare a lei e ai suoi la testimonianza e il riconoscimento delle istituzioni repubblicane per quelle vittime innocenti di una barbara violenza politica. È giusto portare avanti, nel nome di Anna Mattei, questo impegno di verità e di giustizia». Un riconoscimento pubblico importante, quello di Napolitano, a un’italiana coraggiosa e a una famiglia che ha fatto tanto in questi anni per educare le giovani generazioni al ricordo e alla ricerca di giustizia. Un riconoscimento, quello del Capo dello Stato, che non sa di cortesia: non è un caso che sia stato ripreso nell’edizione delle 13 del Tg1.

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Da sinistra – dopo l’interessamento iniziato con Walter Veltroni ai tempi sindaco di Roma – è stato il governatore del Lazio Nicola Zingaretti a mandare un messaggio sentito alla famiglia Mattei e a Giampaolo in particolare: «Ad Anna, a te, dobbiamo tutti essere grati, per il coraggio con cui, assieme all’Associazione cui hai dato vita, avete intrapreso un percorso di verità e di testimonianza che immagino molto faticoso e doloroso. Con caparbietà, forza e intelligenza, siete riusciti a tenere viva la memoria e la consapevolezza del barbaro assassinio di Virgilio e Stefano e avete contribuito a farne capire a tutti la drammaticità e la follia. Oggi, certo, è il giorno del dolore per la perdita di una persona cara. Ma anche dell’orgoglio di fronte al bilancio di una vita. Perché io penso che i risultati che avete ottenuto nella vostra lotta per affermare la verità sul rogo di Primavalle appartengano a tutti e abbiano un enorme significato civile e politico». Segnali, questi, che testimoniano il percorso di una donna che, insieme alla sua famiglia, ha affrontato la folle tragedia con una civiltà tale che tutto il mondo politico, oggi, la ricorda per quello che è stata: una grande italiana. Nonostante uno Stato che non ha saputo ancora renderle la cosa più importante che ha cercato in questi quarant’anni: giustizia.

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