Libri. “La scienza oscurantista” di Josipovici e l’alternativa allo scientismo

Scientismo

Il razionalismo continua a svolgere un ruolo fondamentale nella contemporaneità. Sebbene siano state evidenziate le profonde criticità insite in questo orientamento di pensiero, gran parte delle persone che vivono nelle società occidentali credono ancora che la ragione possa ergersi sopra tutto e disconoscono l’elemento sacrale. Tale orientamento era già stato messo alla berlina un secolo or sono dagli autori tradizionalisti della c.d. “letteratura della crisi”. Tra essi, Oswald Spengler ne Il tramonto dell’Occidente sosteneva che: «La scienza esatta, con l’esasperazione dei suoi problemi e dei suoi metodi, si avvia verso un’autodistruzione. Furono prima esaminati i suoi mezzi: nel Diciottesimo Secolo; poi fu esaminata la sua potenza: nel Diciannovesimo Secolo; ora, alla fine, si scorgerà la parte che essa ha nella storia. La via dalla scepsi conduce alla seconda religiosità, fenomeno che non precede una civiltà, ma succede a essa. Si rinuncia alle prove; si vuol credere e non più analizzare. La ricerca critica cessa di essere un ideale spirituale.»

Recentemente si è tornati sul tema con la pubblicazione de La scienza oscurantista (Iduna Edizioni, 210 pagine, 2019, 20 euro), saggio di Jean Josipovici curato da Luca Siniscalco, il cui obiettivo è di proporre un modello differente da quello moderno. Nel volume si procede a un’attenta disamina delle scienze che hanno come oggetto lo studio dell’uomo, quali la biologia, la medicina e la psicoanalisi, ponendo l’accento sul fatto che esse non sono per nulla razionali.

 

“La scienza oscurantista” di Josipovici

Anche se l’approccio di Josipovici è quello tipicamente antimoderno, la sua indagine – che può essere comparata a quella di Theodor Adorno e di Max Horkheimer – è ricca di riferimenti che vanno a sviscerare con dovizia di particolari le discipline suddette. Nella fattispecie, l’Autore muove dalla considerazione che tutte le scienze hanno come problema fondamentale il riduzionismo razionalista, sistema che ha dimostrato ampiamente la sua fallacia in quanto: «Obbedisce al sogno della mente che ha l’ambizione di chiudere in una rete di relazioni la totalità del mondo esterno per permettere alla mente stessa […] di mettersi momentaneamente in stato di riposo.» (Jean Josipovici, La scienza oscurantista, Iduna Edizioni, Sesto San Giovanni, 2019, p. 195)

Inoltre Josipovici fa presente che la medicina si è ormai trasformata in un’immensa industria farmaceutica tesa a generare profitti e poco incline a interessarsi della salute della gente: «Poiché l’uomo è indivisibile […] è assurdo pensare che un elemento estraneo, introdotto per obbedire al capriccio della moda, sollevi una parte del corpo senza finire col colpirne un’altra.» (Jean Josipovici, La scienza oscurantista, Iduna Edizioni, Sesto San Giovanni, 2019, p. 74)

Poi l’Autore rivolge la propria attenzione anche a Freud, asserendo che la psicoanalisi non è nient’altro che una trovata volta a consentire una speculazione economica sulle problematiche umane, per nulla idonea a curare le persone.
Non dobbiamo però pensare che la tesi di Josipovici si limiti a rigettare brutalmente il modello razionalista. Viceversa, l’Autore propone anche una strada alternativa, a dire il vero assai ambiziosa ma accattivante, in cui vi possa essere un’unione organica delle discipline scientifiche che tenda a innalzare la spiritualità e che abbia come riferimento la felicità umana.

* “La scienza oscurantista”, Jean Josipovici, a cura di Luca Siniscalco, Iduna Edizioni, 210 pagine, 2019, 20 euro

@barbadilloit

Francesco La Manno

Francesco La Manno su Barbadillo.it

Exit mobile version