Strage di Bologna. Meloni (Fdi): “Urgente desecretare i documenti”

“La rivelazione dei documenti del Sismi di Beirut relativi all’estate del 1980 confermano la necessità e l’urgenza della desecretazione dei documenti relativi alla strage di Bologna e al “Lodo Moro”, l’accordo tra i servizi italiani e quelli palestinesi per uno scudo dagli attentati a tutela del nostro territorio, che sono stati analizzati nei lavori delle varie commissioni d’inchiesta”. Lo dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Alla ripresa dei lavori parlamentari -annuncia- chiederemo l’immediata calendarizzazione della proposta di legge per istituire una commissione bicamerale di inchiesta su dinamiche e connessioni del terrorismo interno e internazionale con la strage di Bologna del 2 agosto 1980 e le relative attività dei servizi segreti italiani ed esteri. Proposta promossa dai deputati di Fdi Federico Mollicone e Paola Frassinetti, promotori anche dell”intergruppo 2 agosto. La verità, oltre il segreto sulla strage di Bologna’, ha già incassato l’adesione di parlamentari di Lega, Fi ed M5s”. “Grazie alla commissione e all’intergruppo contribuiremo alla ricomposizione della storia d’Italia, nel segno della ricerca della verità, storica e processuale. Lo dobbiamo alle vittime e ai nostri figli”, conclude Meloni.

I documenti del Sismi di Giovannone

Pochi giorni fa è emerso che nell’ambito dei processi relativi alla bomba in Piazza della Loggia a Brescia, sono spuntate due note, classificate come riservatissime, che parlano di minacce provenienti dal Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina contro l’Italia, a ridosso degli attentati di Ustica e Bologna. Questi documenti proverrebbero nientepopodimeno che dal Sismi di Beirut, dove operava Stefano Giovannone, un agente segreto italiano che ha avuto un ruolo di primaria importanza nei rapporti fra Italia e mondo Arabo fra gli anni ’70 e ’80. Questo personaggio è stato uno dei principali fautori della politica filo araba del nostro paese, che aveva, come si soleva dire, “una moglie americana e un’amante araba”. Proprio in questo rapporto sui generis, si inserisce la vicenda del “Lodo Moro”, un accordo che forniva un salvacondotto alle organizzazioni palestinesi che potevano transitare sul suolo italiano senza essere bloccate. Le minacce palestinesi di cui sopra sarebbero legate ad una rottura dell’accordo, operata dal Primo Ministro Cossiga, il quale a distanza di anni ha ammesso la possibilità di una Pista Palestinese.

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Ernesto Chevanton

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