Il convegno. Il centenario dell’impresa fiumana di Gabriele d’Annunzio a Gorizia (27-28 giugno)

L’Associazione Coordinamento Adriatico APS (www.coordinamentoadriatico.it) organizza il convegno di studi «IL LUNGO NOVECENTO La questione adriatica e Fiume tra le due Conferenze di pace di Parigi 1919-1947» che si svolgerà a Gorizia nelle giornate del 27-28 giugno pp.vv., con il patrocinio del Comune di Gorizia e con il contributo della L. 72/2001 e successive modifiche.

Prosegue, infatti, il lavoro di ricerca scientifica da parte di CA sui rapporti tra Italia e Adriatico orientale nel XX secolo che negli anni scorsi si era concentrato sul Trattato di Osimo del 1975 con due convegni (svoltisi l’uno a gennaio 2016 presso la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale a Roma e l’altro ad aprile scorso proprio nella località marchigiana) ed il volume a cura di Davide Rossi e Davide Lo Presti Quarant’anni da Osimo, Cedam – Wolters Kluwer, Padova – Milano 2018.

In concomitanza con il centenario della spedizione a Fiume di Gabriele d’Annunzio, Coordinamento Adriatico ha invitato accademici e studiosi italiani e croati per confrontarsi su una pagina fondamentale della storia dell’Adriatico orientale. La figura di d’Annunzio ed il contesto europeo dell’epoca, il carattere innovativo in ambito politico, sociale e costituzionale della Carta del Carnaro, svariati aspetti  culturali e diplomatici della Reggenza Italiana del Carnaro verranno passati in rassegna al fine di fornire nuovi contributi alla ricerca storiografica che sta dedicando sempre maggiori attenzioni alla questione fiumana, alle sue sfaccettature e conseguenze. La rivendicazione di italianità fiumana e le vicende che portarono al Natale di Sangue del 1920 rappresentano un passaggio fondamentale nel rapporto plurisecolare dell’Italia nei confronti della sponda adriatica della penisola balcanica e della comunità italiana autoctona.

I lavori si apriranno giovedì 27 giugno alle ore 17:00 presso la sala conferenze del Grand Hotel Entourage in Piazza Sant’Antonio 2 con il saluto delle autorità per proseguire immediatamente con la prima sessione, introdotta e coordinata dal Professor Giuseppe de Vergottini, presidente di Coordinamento Adriatico, con la seguente scaletta di interventi:

Giovanni Stelli, La lunga storia dell’autonomia fiumana

Andrea Ungari, Militari e nazionalisti nella preparazione dell’impresa di Fiume

Fulvio Salimbeni, I due caotici dopoguerra fiumani

 

Molto fitta la programmazione degli interventi prevista per l’indomani, venerdì 28 giugno, presso la Sala comunale “Dora Bassi” in via Giuseppe Garibaldi 7. Dalle 10:00 in poi sarà il professor Francesco Margiotta Broglio a presiedere la sessione dedicata a “La Reggenza Italiana del Carnaro” così articolata:

Emanuele Bugli, Riti e simboli nella Fiume di D’Annunzio

Lorenzo Salimbeni, La Lega dei popoli oppressi

Mauro Runco, I legionari fiumani e la riforma militare di Piffer

Simonetta Bartolini, “Yoga”. Sovversivi e rivoluzionari con d’Annunzio a Fiume

Donatella Schürzel, Fermento culturale, artisti e rivoluzionari a Fiume tra le due guerre

 

Nel pomeriggio, alle ore 14:30, si proseguirà con “La Carta del Carnaro”, tornata presieduta dal Prof. Alberto Sciumè e caratterizzata dai seguenti interventi:

Giuseppe de Vergottini, La Carta del Carnaro e il costituzionalismo del primo dopoguerra

Davide Rossi, La rappresentanza politica nella Carta del Carnaro

Giovanni Zucchini – Davide Lo Presti, La pubblica amministrazione nella Carta del Carnaro

Elisabeth Foroni, Articolo LXIII Dell’edilità. Un’anteprima della futura pianificazione urbanistica

Budislav Vukas, La carta del Carnaro nell’opera di Ferdo Čulinović

 

Alle ore 17:00 ci si avvierà alla chiusura dei lavori con la sessione intitolata “Dopo Fiume”, presieduta ancora dal Prof. Sciumè, il quale traccerà le conclusioni dopo i contributi di:

Giuseppe Parlato, Fiumanesimo e fascismo

Alessandro Agrì, Oltre Fiume. La reviviscenza della Carta del Carnaro dopo il Natale di sangue

Ivan Russo, L’integrazione tra territori nell’Alto Adriatico tra logistica, sviluppo turistico e reti d’imprese.

Red

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