Politica. Toti scende in campo e convoca l’assemblea “per costruire il centrodestra”

Giovanni Toti

Lo aveva promesso, lo ha fatto. Giovanni Toti, governatore della Liguria e anima “dissidente” rispetto all’attuale dirigenza di Forza Italia, ha convocato un’assemblea per il prossimo 6 luglio. Ci sarà poco più di un mese, dunque, per formulare le proposte di rilancio per il movimento azzurro. Oppure per ufficializzare il distacco.

 

L’annuncio

 

Toti ha dato appuntamento a tutti su Facebook: “Ci vediamo a Roma il 6 luglio al Teatro Brancaccio. Vogliamo parlare di ricette per il centrodestra e di riforme per il Paese. Di edilizia da rilanciare, di buste paga da aumentare, di infrastrutture da costruire. Vogliamo parlare di merito, di competenza. Vogliamo lavorare tutti insieme per costruire il centrodestra del futuro. Vi aspetto senza gradi, senza mostrine, senza ruoli prestabiliti, ognuno con le proprie idee e la propria competenza. Presto altri dettagli!”.

 

Lo scenario

Un dettaglio importante è quello su cui ci si scervella da ore (ma in realtà, forse, ci si interroga in proposito da mesi). Toti e i suoi resteranno oppure porranno le basi per un nuovo soggetto per rifondare un’alleanza ormai usurata? Sarà una sigla federale oppure una “scalata” dall’interno a Forza Italia che, lentamente ma inesorabilmente, non è più la forza esuberante nei consensi che ha caratterizzato la vita politica italiana del periodo della cosiddetta Seconda Repubblica.

 

Le adesioni

Allo stato attuale, hanno dato la loro disponibilità il senatore azzurro Osvaldo Napoli e l’ex governatore della Lombardia Roberto Maroni. Gli sherpa, comunque, restano al lavoro per riunire altre personalità all’iniziativa di Toti e che già, nelle scorse settimane, si erano dichiarate (più o meno ufficiosamente) vicine alle posizioni del presidente della Regione Liguria sulla necessità di (ri)fondare il centrodestra.

Aldair

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