Calcio. Sigarette, tuta acetata, Kimbo e mozzarella: Londra non cambia Sarri

Il completo nero, rifinito e british, è durato poco, come tutti i formalismi. Maurizio Sarri si è intabarrato nella sua nuova tuta acetata dei Blues appena ha potuto. Il messaggio è chiaro: “Stamford Bridge non cambia i miei vizi né le mie virtù”. Maurizio Sarri è sempre lo stesso, non una sfumatura in più, non una novità, non una piccola modifica su suggerimento del patron Abramovich. Ha carta e taccuino bianchi. Che sia la sterrata periferia toscana del dopolavoro o la sontuosa tournée australiana toccata e fuga del Chelsea, ritmi e priorità seguono un ordine immutato.

Dopo la tuta gli allenamenti: sette sedute, quasi maniacali, solo sui movimenti offensivi. L’irregimentazione estetica e tattica di Morata (se non parte), di Pedro e soprattutto del ribelle Hazard (nuovo protetto del coach toscano) è rapida e sembra già aver dato i suoi primi frutti nell’uscita contro il Perth Glory, finita uno a zero con sprazzi di sarrismo e golazo di Pedro. Dirige l’orchestra Jorginho, galoppa Zappacosta e il mister attende, a proposito di priorità, Rugani, Higuain e, sembra più di tutti, Milinkovic-Savic – nelle vesti di Allan -, la quadra perfetta per lo strapotere in un centrocampo già spigoloso.

Gli obiettivi di mercato – da realizzare entro la prima settimana di agosto visto l’imminente inizio della Premier – non sono gli unici pezzi di stivale che Sarri vuole con sé a Londra. Insieme al computer di sempre, quello con gli appunti sull’Empoli, sono già partiti gli ordini sul cibo: in casa arriveranno solo pasta, bufala fresca, pomodori e basilico italiani. E la carne? Solo chianina toscana. Nessuna possibilità per il fish and chips, nessuna curiosità per le avanguardie fusion. E così don Maurizio, Guareschi della baraonda londinese, genuino, mentre chiede a Zola l’elenco dei migliori negozi e ristoranti italiani della zona, sorseggia una tazzulella di caffè – “bevo solo Kimbo” – e sfumacchia, tanto. Non arretra di un millimetro neanche sulle sigarette. Anzi, a Stamford Bridge pare che sia pronto un box a bordocampo dove potrà fumare in tranquillità nel prepartita. Nessuna limitazione per gli allenamenti. Cappello, sigaretta e penna fanno da padroni. “Fun, fun, fun. Lavoriamo sodo ma ci divertiamo da morire, stiamo provando a capire una filosofia”, assicura Marcos Alonso, vecchia conoscenza del calcio italiano, reinventato da Conte e da due anni in forza ai Blues. DeLa tuona dall’altra parte della Manica: “Contrordine! Sarri maleducato!”. Ma rassicurati, don Maurizio, rassicurati, “la tua bicicletta e il tuo motorino non corrono per ora nessun pericolo”.

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Francesco Petrocelli

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