Scenari. Diciamolo alla Nanni Moretti: “Con questi qui ‘la destra’ non vincerà mai”

congresso pdlCi vorrebbe un Nanni Moretti. Un funambolo che gridasse forte la delusione del popolo della destra. “Con questi qui non vinceremo mai”. Lo disse proprio Nanni Moretti ai dirigenti del centrosinistra in passato. Ora è il caso di prendere in prestito l’invettiva del regista per indicare la strada del rinnovamento ai vertici di Pdl, Destra, Lega e Fratelli d’Italia.

Qualche giorno fa scrivevamo di “Roma e non solo Roma”: la sconfitta ha assunto con il passare delle ore la dimensione del “cappotto”. Tutti i ballottaggi sono stati persi dai candidati del centrodestra, da Treviso a Barletta. Si è squagliato il Pdl, si è dissolta la Lega anche in roccaforti come quelle venete e non è risultato decisivo l’entusiasmo dei Fratelli d’Italia. Una riflessione su dati e percentuali è indispensabile per non veder franare le amministrazioni dove ancora ci sono questi partiti al governo.

L’autocritica è una opzione indispensabile, ma va svolta senza omissioni, insomma nessuno dei protagonisti è senza peccato: possibile che senza Berlusconi il centrodestra si dissolva? E quanto è addebitabile allo stesso Berlusconi dell’incapacità della classe dirigente sui territori? Alla prova dei fatti, i ras locali che sono cresciuti con il mantra “tanto Silvio c’è” sono stati bastonati dal responso delle urne. Selezionare buoni dirigenti è una delle qualità dei grandi leader: mai come adesso è utile ricordare questo vecchio adagio.

Allora bisogna ritornare a indicare la ragione sociale di una alleanza, le coordinate, i programmi condivisi, i metodi di partecipazione alla vita dei partiti. Le amministrazioni dove ci sono sindaci di valore devono diventare modelli da esportare, vetrine per i migliori talenti della coalizione.

E soprattutto bisogna declinare la parola rinnovamento convincendo i responsabili dello sfascio a fare un passo indietro. Del resto, con un richiamo alle leggi del calcio, quando si perdono le partite, c’è un’unica soluzione: esonerare l’allenatore responsabile. Legge che vale per il calcio come per la politica.

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Eric Cantona

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