Il caso. Gandolfini: “Sul piccolo Alfie si sono risvegliate le coscienze”

skynews-alfie-evans-alfie-evans_4220126[1]“Tutte le realtà che animano il Family day italiano continuano a seguire con grande attenzione l’evoluzione della vicenda di Alfie Evans, bambino di appena 23 mesi, affetto da una non meglio definita malattia degenerativa e destinatario di una sentenza che prevede il distacco dei macchinari che lo tengono in vita. La giustizia inglese ha quindi di nuovo calpestato la patria podestà dei genitori mostrando un’ostinazione ideologica contraria alla vita”, afferma il leader del Family day, Massimo Gandolfini.

“Nessuno nega che le condizioni del piccolo Alfie restino gravi, ma si tratta di una condizione stabilizzata. Un bambino affetto da una malattia ancora non guaribile non significa infatti che non può essere curato e accudito con dignità come succede per altri malati, che presentano condizioni patologiche simili, che vivono nel nostro Paese”, prosegue Gandolfini.

“In queste ore drammatiche ci consola solo la reazione spontanea delle famiglie di Liverpool che hanno manifestato davanti l’ospedale, dimostrando che anche in un Paese secolarizzato le coscienze non possono essere anestetizzate e che il buon senso e il richiamo alla verità e al bene supremo della vita sono insiti in tutti gli uomini di buona volontà. L’Europa che ha conosciuto la tragica pagina dell’eutanasia di Stato non può ricadere in una simile errore e deve ritrovare quella coscienza che l’ha resa grande nel mondo, facendone la culla della cultura della vita a partire dalla difesa dei più deboli”, conclude Gandolfini.

Ernesto Chevanton

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