Foibe. All’Università di Padova non si può parlare dell’eccidio di Norma Cossetto

skollPadova, anno 2018. All’università vengono affisse foto e descrizioni dei relatori di un convegno sulle foibe, in programma presso una residenza dell’Ente per il diritto allo studio dell’ateneo patavino, per “smascherarli”, recita il volantino dei collettivi. In realtà si tratta dell’ennesimo gesto volto ad alzare il tiro, per cercare di fomentare un ritorno alla violenza politica, alle schedature e infine alle spranghe.

L’azione è compiuta dai soliti impuniti dell’estrema sinistra pseudo studentesca, a farne le spese Federico Goglio, edizioni Ferrogalligo, Fausto Biloslavo, noto giornalista in teatri di guerra e l’autore del fumetto “Foiba Rossa”, Emanuele Merlino. Proprio il fumetto in questione è la pietra dello scandalo. L’opera narra della storia di Norma Cossetto, ragazza che venne catturata, torturata, ripetutamente violentata e gettata poi in una foiba dai partigiani comunisti di Tito. La sua colpa era solo quella di essere italiana. Dunque a qualcuno a sinistra dà fastidio che si ricordi questa vicenda, così fastidio da arrivare alle minacce di morte.

Di mezzo però non ci sono solo i relatori che dovevano intervenire al convegno. La presentazione doveva svolgersi all’università di Padova, con l’assessore regionale Elena Donazzan e il vicepresidente del consiglio regionale Massimo Giorgetti. L’evento, ora annullato per evitare che la situazione degeneri e qualcuno si faccia male, era quindi istituzionale. Ma a quanto pare le istituzioni hanno preferito per motivi di ordine pubblico annullare l’evento.

L’assessore Elena Donazzan però non ci sta e rilancia: “All’inizio volevo mantenere inalterato il programma. Le istituzioni non possono farsi intimorire. Norma Cossetto era una studentessa, Concetto Marchesi ha voluto per lei la laurea honoris causa. È suo diritto essere ricordata nella sua università. Poi ho pensato alle forze dell’ordine che sarebbero state costrette a fronteggiare i violenti e ai rischi per gli studenti. Così ho deciso di rilanciare, annulliamo l’incontro a Padova ma lo faremo, tra una quindicina di giorni, nella sede del Consiglio regionale. Deve essere chiaro che come istituzione non ci pieghiamo alle minacce di chi vuole cancellare la storia. Sarà in una sede ancora più prestigiosa“. Al momento non c’è una data del nuovo convegno. Vi aggiorneremo.

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Ernesto Chevanton

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