Cultura. “Animazione. Una storia globale” di Bendazzi: non solo cartoni animati

L'anime di Capitan Harlock
L’anime di Capitan Harlock

Opere ideate in Italia escono però prima in inglese, che in italiano, per raggiungere un pubblico più vasto. E’ il caso di Animazione. Una storia globale a cura di Giannalberto Bendazzi, ora edita anche nella nostra lingua: vol. 1, Dalle origini alle soglie dell’età contemporanea, pagg. 722; vol. 2, L’età contemporanea, pagg. 927, Utet, euro 65,00). In copertina c’è la sobrietà de “La linea”, il personaggio più essenziale nella storia del cartone animato non solo italiano, apparsa negli anni ’60 e imposta da molti episodi di pubblicità (pentole Lagostina) in Carosello:

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=EunT4-7ftxo. [/youtube]

Quando Bendazzi presenta al pubblico la sua immensa opera, mostra però – come ha fatto a Genova al palazzo della Meridiana – quest’altro cartone, anch’esso di origine europea, uno più essenziali e dei più commoventi, Father and Daughter dell’olandese Michael Dudok de Wit, premiato perciò con l’Oscar nel 2001: [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=9haZXYh82xc[/youtube]

Il cinema di animazione non è dunque solo statunitense, non è solo per bambini e non è neanche frutto solo della cultura europea o statunitense. Con Miyazaki Hayao si è visto come si possa evocare il passato dell’Aeronautica italiana e di quella giapponese, rispettivamente con Porco rosso e con Si alza il vento. Per saperne di più, leggete Animazione. Un paio d’anni basteranno.

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Maurizio Cabona

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