SerieB. Il Bari consolida la vetta battendo il Foggia (1-0) nel derby con Robben-Galano

La coreografia di Bari-Foggia, derby di Puglia
La coreografia di Bari-Foggia, derby di Puglia

La vetta solitaria è raggiunta, ora il difficile sarà mantenerla. Ma se il Bari è riuscito a imporsi nel derby con il Foggia al termine di una delle più scialbe esibizioni degli ultimi tempi c’è da essere fiduciosi. E’ bastato nelle battute finali recuperare un po’ di lucidità e l’inventiva mancata per 90’ per avere ragione dei cugini satanelli e issarsi in testa alla classifica.

Un’idea geniale di Brienza è stata fatta sua da Floro Flores (entrambi subentrati nella ripresa agli spenti Basha e Cissè ) il quale ha servito il pallone-partita sui piedi di Cristian Galano, chiamato Robben dai tifosi per le sue serpentine. L’enfant du pays l’ha spinto nella porta sguarnita ma si è guardato bene dal festeggiare la decima marcatura della stagione. Foggiano, il “Robben di Puglia” ha mantenuto la promessa di non esultare nel caso avesse fatto centro contro la squadra della sua città. Ha mantenuto la promessa.

Il modo con cui ha vissuto la situazione, lontano dal resto dei compagni che sono corsi, felici, a raccogliere l’esultanza della curva Nord, ha determinato un momento di ilarità. Lo speaker del san Nicola, travolto dall’emozione,  ha scambiato l’identità del marcatore e ha gridato a squarciagola il nome di Antonio Floro Flores, imitato da 35mila persone.

Bari brutto ma vincente. Se continuerà a far punti anche nelle prestazioni meno convicenti il futuro non potrà essere che roseo. E’ stato abile nello sfruttare la superiorità numerica nell’ultimo quarto d’ora in seguito all’espulsione di Coletti e a far breccia in una difesa attenta e arcigna che non ha concesso nulla. E questo è un merito soprattutto dopo una gara in cui  i ragazzi di Grosso sono apparsi contratti, poco determinati e preoccupati per non essere in grado di raggiungere l’obiettivo.

Poi i vecchietti son saliti in cattedra e alla fine hanno sbrogliato la matassa dando il via a una fuga  che i tifosi più incalliti sperano non si fermi sino a maggio.

@barbadilloit

Beppe Desiderato

Beppe Desiderato su Barbadillo.it

Exit mobile version