Aeronautica. “Proteggere un Tornado è importante come portarlo in volo”: l’impegno dell’AM nel Calendario 2018

Layout 1Roma, dicembre. Difficile descrivere Palazzo Aeronautica in notturna, specie se è addobbato a festa (anzi, a cerimonia solenne) e soprattutto se non sei lì, di persona, fra i marmi bianchi coperti dai nomi dei caduti dell’Arma Azzurra, fra i richiami all’epoca d’oro del Maresciallo dell’Aria Italo Balbo, tra il gioco di riflessi di luci che rimbalzano sulla fontana centrale sulla quale sono immortalate le campagne militari.

Insomma, una giornata difficile da raccontare ma è bene provarci, malgrado l’attenzione del giornalista sia concentrata sui saloni e sulle rampe di una perla del razionalismo italiano, fra le poche sopravvissute alla guerra e a certe strane idee che ogni tanto qualche “ignorantone” ti tira fuori…

Non è un pomeriggio qualunque perché l’Arma Azzurra presenta il suo calendario, un lavoro editoriale che in questa edizione premia il personale, “carburante della Forza Armata” come lo ebbe a definire il Generale Francesco Presicce in una precedente occasione.

Storie di uomini e di donne, di avieri e di piloti di ogni età e grado impegnati nella sorveglianza dello spazio aereo, nel soccorso in mare e nelle zone colpite da calamità naturale o nell’aerotrasporto di degenti (neonati in particolare) in pericolo di vita. Funzioni di sicurezza e di pubblica utilità, dunque, svolte con discrezione e in silenzio, che nella grande sala “Madonna di Loreto” sono presentate al pubblico con la giusta dose di orgoglio che la “famiglia azzurra” nutre per i sui figli.

Raccontare la gente comune, anche quando indossa una uniforme: negli ultimi anni le Forze Armate pare abbiano compreso l’importanza e l’efficacia del narrare il loro quotidiano per meglio farsi conoscere da cittadini non sempre ben informarti in materia militare. Sì, perché in fondo più dell’alta tecnologia dell’ F35, più della selettività dell’Accademia di Pozzuoli, più delle tradizioni alle quali l’Aeronautica è profondamente legata ma che potrebbero apparire “strane” ad un esterno o ad un profano, la vicenda del singolo operatore, del professionista della Difesa è quella che davvero fa la differenza quando, rivolgendoti a milioni di italiani, dici:

Ecco, io sono questo”.

Come Nevia, aviere della S.O.D.T. (Supporto Operativo Difesa Terrestre) il cui compito è proteggere gli aeromobili al suolo:

Tutti parlano di quello che si potrebbe fare per migliorare il nostro Paese, ma pochi si impegnano davvero a servirlo. Io penso di dare il mio contributo. Piccolo, forse, ma credo fermamente che proteggere un Tornado sia importante come portarlo in volo”.

E dietro l’espressione sorridente di Nevia, le quattro foto che descrivono in breve la sua attività. Quattro per ognuno dei dodici professionisti le cui giornate sono descritte  da voci fuori campo mentre intorno scorrono frammenti di video suggestivi ed emozionanti.

Giorno per giorno, le pagine del calendario fissano al muro in cui è appeso e nella testa di chi lo sfoglia il quotidiano di persone che, a prescindere dal grado, restano fedeli al motto Virtute Siderum Tenus.

@barbadilloit

@marco_petrelli

Marco Petrelli

Marco Petrelli su Barbadillo.it

Exit mobile version