«Le suggerisco di tagliarsi il pizzo». Un Silvio Berlusconi consigliere d’immagine entra a gamba tesa nella campagna elettorale siciliana chiedendo a Nello Musumeci un taglio netto a quella peluria sul viso di missina memoria che per tanti è già un’icona. Tant’è che nel primo manifesto della campagna in corso svettava un «L’unico pizzo che piace ai siciliani» dal chiaro sapore no mafia. Una proposta «insolita» rispedita immediatamente al mittente. Manco fosse la cresta piramidale dell’ex faraone del Milan, Stephan El Sharaawi.
L’episodio, già di per sé sui generis, è stato raccontato dallo stesso candidato governatore del centrodestra a Emanuele Lauria di Repubblica. A quanto pare si tratta dell’unico scambio telefonico tra i due da quest’estate. Che tra loro non scorra buon sangue, è noto. Inutile rammentare come Gianfranco Micciché e lo stesso Berlusconi le abbiano provate tutte affinché la palma della candidatura non finisse tra le mani di Musumeci.
Il tira e molla è poi finito come sappiamo. Nei prossimi giorni dovranno però incontrarsi e arringare le folle assieme. Il 27 ottobre, l’ex Cav sarà prima a Palermo e poi a Catania a tirare la volata presidenziale. Chissà quel giorno quanto sarà lungo il pizzo musumeciano. Tuttavia, i più attenti hanno già notato come negli ultimi mesi sia sempre più corto, quasi invisibile. E se di look bisogna parlare, c’è da segnalare anche la scelta estetica di indossare sempre meno giacca e cravatta, preferendo invece giubbetto blu e camicia. Strategia elettorale? Perché no.
