Chissà perché gli attacchi aereo-navali peggiori capitano tutti in inverno: Taranto night (11-12 novembre 1940), Pearl Harbour (7 dicembre 1941) e Bari (2 dicembre 1943). i primi due misero a serio rischio la potenza navale italiana nel Mediterraneo e americana nel Pacifico, il terzo segnò indelebilmente la storia (e la salute) del capoluogo pugliese e delle sue genti.
L’incursione Come a Pearl Harbour, anche a Bari gli statunitensi sono colti di sorpresa, poiché in fondo nessuno può immaginare che, alle soglie del 1944, la Germania disponga ancora di una potenza aerea capace di scatenare offensive. Eppure il raid su Bari non sarà l’unico “colpaccio” dell’Aeronautica germanica nel territorio occupato dagli Angloamericani: a marzo, ad esempio, è Napoli ad essere colpita. Ma in quel pomeriggio di dicembre le bombe non sono l’unica sorpresa…
Veleni Gli ordigni piovono sulle navi che bruciano e affondano in una tempesta di fiamme. Sono 17 in tutto i vascelli affondati, 8 quelli danneggiati e più di 1000 i morti. Cibo, vestiario, carburante qualsiasi merce sia nella pancia delle Liberty ship si disperde e va distrutta… compreso il gas che, malgrado i divieti delle convenzioni internazionali, è stipato nella stiva della Harvey uno dei battelli colati a picco. I sintomi di esposizione al veleno non
Malgrado la presenza dell’aggressivo chimico sia evidente (ne parlano anche i tedeschi alla radio), Londra e Washington attenderanno gli Anni ’80 prima di ammettere ufficialmente che le loro marine detenevano armi tossiche nel porto di Bari.
Protocolli Nel 1922 e nel 1925 gli Accordi di Washington e il Protocollo di Ginevra vietano l’uso delle armi chimiche (per il divieto di sviluppo e di stoccaggio bisognerà attendere il 1972), ma sono molti gli eserciti che hanno continuato (e continuano) a possedere proiettili all’iprite. Poi, il fatto che non vengano impiegati direttamente sulla linea del fuoco non esclude che essi non possano comunque nuocere alla salute: come successo a Bari nel 1944 e, più di recente, in Siria nel 2017 basta che una bomba cada su un deposito perché le conseguenze siano devastanti.