Le prime riprese hanno sorpreso gli addetti ai lavori e lo stesso GGG, che probabilmente si aspettava un Canelo con la stessa verve offensiva espressa contro Chavez Jr. lo scorso maggio. Il messicano invece ha utilizzato per tutto il match (tranne che per le ultime tre riprese) uno stile difensivo molto simile a quello espresso nei superwelter da Mayweather, che gli ha concesso di schivare i colpi di Golovkin per poi colpire con precisi ganci al corpo. Ma il kazako (da grande incassatore qual’è) dopo aver preso le misure ad Alvarez, ha iniziato a scandire come un metronomo le riprese centrali (dalla quarta alla nona) con i suoi costanti e precisi jab che hanno scardinato la difesa del messicano e, come un ariete da assedio, ha colpito con potenti ganci destri e sinistri. Negli ultimi tre round Canelo ha ripreso in mano le redini dell’incontro, esprimendo al meglio il suo modo di boxare, fatto di scelta di tempo e contrattacchi, anticipando con ganci e diretti destri le offensive dell’avversario e costringendolo anche a serrare la guardia durante le sue martellanti combinazioni.
https://www.youtube.com/watch?v=8QtrEduYCpM
Terminate le dodici riprese i giudici hanno non unanimemente reputato concluso in parità l’incontro ed ha fatto discutere il cartellino del giudice Byrd che ha dato vincente Canelo per 118-110, anche se nel complesso il verdetto di parità non è uno scandalo per ciò che i due pugili hanno espresso tra le quattro corde, ed inoltre consentirà agli appassionati di ammirare in una affascinante rivincita due ottimi boxeur.
