Alcune pagine del nostro passato prossimo sono state dimenticate, come i volti e le tragedie di migliaia di italiani portati via da conflitti lontani o da situazioni che, non sempre, ospitano le prime pagine dei giornali. Ma a distanza di 9 decenni dalla costituzione (fra le immagini che la raccontano anche una, suggestiva foto di Umberto Nobile, 1926), ONFA continua ad esistere e ad operare… ma non più nella sua sede storica, lo splendido complesso di Loreto (fino al 1988 sede dell’Opera, oggi CenForAvEn), mantenendo tuttavia intatto lo spirito originario, cioé seguire fino alla maggiore età (o fino ai 27 anni nel caso di studenti universitari) i figli del personale dell’Arma Azzurra caduto o, si legge nello statuto, con grave invalidità.
Ed essendo, per fortuna, cambiato lo scenario geopolitico il numero di assistiti è chiaramente inferiore rispetto al passato, ma comunque importante poiché, all’aiuto materiale, affianca la profusione del senso di appartenenza alla Nazione e del rispetto per lo Stato e per le Istituzioni.
Esiste anche un’associazione degli ex ONFA, ANCEAO, molto attiva nel tramandare storia e funzione di una struttura sorta “in un’epoca in cui appartenere al mondo del volo significava far parte di un’elite” e capace di essere “sempre Ia prova della solidarietà originale d’un ambiente di singolare omogeneità di cultura e modo d’intendere Ia ‘famiglia’ ” come ricorda un allievo.