Boxe. Tra la sconfitta di De Carolis e la speranza di riscatto per “la nobile arte”

De Caroli

I momenti difficili, nella vita di tutti i giorni ed a maggior ragione nella carriera di uno sportivo professionista, ci saranno sempre e sono parte integrante e naturale di qualsiasi percorso intrapreso. Ed è proprio nelle difficoltà che bisogna riascoltare queste parole di Sylvester Stallone nel suo “Rocky Balboa”: non è importante come colpisci, l’importante è come sai resistere ai colpi, come incassi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti… così sei un vincente! Proprio Giovanni De Carolis, pugile romano categoria supermedi, nella sua carriera si è sempre contraddistinto per la capacità di saper incassare colpi ed oggi viene chiamato ancora una volta a reagire in seguito alla netta sconfitta ai punti rimediata nella notte di lunedì dal russo (naturalizzato ucraino) Viktor Polyakov. Una battuta d’arresto che fa più male del previsto, poiché rimediata al Foro Italico davanti al suo pubblico, che a fine match ha sportivamente tributato una standing ovation al contendente venuto dall’Est. Doveva essere “La notte della boxe”, come recitava il palinsesto televisivo di TV8, un match trasmesso finalmente sui canali nazionali per risvegliare l’interesse del grande pubblico italiano verso la noble arte, invece è stata la notte di Polyakov, che con i suoi pesantissimi montanti e ganci si è aggiudicato il titolo internazionale WBA.

Sintesi del match

Sin dalla prima ripresa Polyakov ha dimostrato al suo più quotato avversario di non essere venuto a fare una vacanza romana, ma per imporre il proprio stile di combattimento, prendendosi il centro del ring e cercando la corta distanza ed il combattimento corpo a corpo. Dal canto suo “Giò” De Carolis non è riuscito quasi mai a sfruttare il vantaggio delle sue più lunghe leve, tenendo lontano con i jab l’avversario, anzi si è lasciato irretire dalla trappola preparata dal mastino russo, le cui combinazioni di ganci al volto ed al corpo sono state solo parzialmente contenute dai guantoni del pugile italiano. Dall’angolo del boxeur di casa hanno continuato per tutto l’incontro a ricordare di doppiare i jab e incrociare con i diretti destri, cosa che è riuscita a “Giò” solo tra la quarta e la sesta ripresa, probabilmente le uniche in cui Polyakov si è fatto superare.

Raccogliere i cocci e ripartire

Dopo la sconfitta resta l’amarezza e la disperazione di De Carolis per essersi fatto sfuggire l’opportunità di tentare nuovamente una scalata al titolo mondiale, vinto solo due anni fa dal pugile romano e ultima corona mondiale per la boxe italiana. “Il lavoro da fare è molto e la strada tortuosa, ma non mi piace l’idea che le cose funzionano solo quando vanno bene. Quindi con la passione di sempre ci si rimbocca le maniche per migliorarsi comunque”. Con queste parole, parafrasando il famoso “italian stallon” del grande schermo, De Carolis non getta la spugna e rilancia le sue ambizioni future a riconquistare la cintura iridata dei pesi supermedi. Chissà se le future soddisfazioni per il pugilato italiano non arriveranno anche da due astri nascenti di questo sport, entrambi classe ’93, il campione internazionale WBC superwelter Felice Moncelli ed il campione internazionale silver WBC pesi cruiser Fabio Turchi.

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