Calcio. Il colpo (gobbo) della Strega: Benevento vola in A

benevento tifosiSi impone, ancora una volta, la durissima legge delle matricole: il Benevento sale in serie A. Dopo aver inchiodato il Carpi in casa sua, la Strega piazza il colpo con George Puscas, giovane talento rumeno che l’Inter ha momentaneamente piazzato nel Sannio. E per la prima volta nella sua storia centra la promozione in A, al suo primo campionato in cadetteria.

La storia del Benevento è fatta di sofferenze e frustrazioni. Per più di dieci anni la società ha cercato in tutti i modi di togliersi lo sfizio di salire in B. E ogni anno, la promozione sfumava. Era diventata una maledizione che durava da ottant’anni. E che s’era fatta più intesa da circa un decennio: ogni volta la Strega si presentava come la squadra da battere, e regolarmente finiva così.

C’è stato un momento di debolezza, anche lì. Sembrava impossibile, tutti avrebbero ceduto, sistema nervoso e fegato praticamente inservibili. E invece il Benevento ha trovato la forza di stregare il campionato di C dello scorso anno, blindando un primo posto (quasi) da record. Il resto è venuto da sé: già, perché tranne poche eccezioni, negli ultimi anni a salire in A (o a farsela sfumare giusto all’ultimo)  sono quasi sempre le matricole.

Prima del Benevento (e proprio grazie a un gol a tempo scaduto del bomber sannita Ceravolo contro il favoritissimo Frosinone), aveva trovato una storica promozione la Spal. A ruota l’Hellas, che con quello squadrone che si ritrovava ha fatto il minimo sindacale. Ai playoff, i giallorossi campani allenati da Marco Baroni hanno fatto quadrato e sono riusciti a centrare l’impresa che vale la storia.

La sofferenza dei giallorossi sanniti è stata tutta in primavera quando la squadra ha subito un vistoso (ma fisiologico) calo. Poi dal mercato di gennaio non era arrivato il tanto sospirato esterno che, nei piani di tutti, avrebbe dovuto regalare al Benevento un campionato storico. Non è servito.

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