Verona. Il sovranismo tra gli Usa di Trump e la Francia della Le Pen visto da Borgognone

Il libro di Borgognone
Il libro di Borgognone

Gioventù Nazionale Verona ha presentato giovedì 27 aprile in centro città un incontro con Paolo Borgognone, giovane storico e saggista di spessore, nonché collaboratore de il quotidiano La Verità, definito da Diego Fusaro come “la giovane mente più brillante nel panorama degli intellettuali italiani”. Oggetto dell’incontro è stato una delle sue ultime fatiche, ossia “Deplorevoli: l’America di Trump e gli altri movimenti sovranisti in Europa”, nella quale lo scrittore traccia nettamente una linea di confine tra la vecchia bipartizione destra-sinistra così com’erano storicamente considerate fino al secolo scorso, e la nuova dicotomia politica in essere tra mondialismo e sovranismo. Quest’utlimo in particolare sarebbe l’elemento caratterizzante i movimenti emergenti in Europa volgarmente tacciati come “populisti”, ossia quei soggetti politici che si fanno latori delle istanze del popolo contro la globalizzazione selvaggia che ha comportato e tuttora comporta delocalizzazione e abbassamento dei diritti sociali.

Durante la serata è stata data una definizione a questo nuovo movimento popolare delineandone gli elementi di discontinuità rispetto alle correnti culturali del passato ed evidenziandone le caratteristiche in contrapposizione al pensiero dominante della tecnocrazia mondialista. In particolare, afferma Borgognone, “il sovranismo è un movimento che si declina diversamente a seconda di dove sorge, ma ha degli elementi di continuità globale nel malessere verso la globalizzazione, nella tutela dell’interesse nazionale, nella riappropriazione dello spirito identitario e nella netta contrapposizione tra le istanze della provincia contro quelle delle città metropolitane che oggi costituiscono il modello mondialista per eccellenza, di cui sono rappresentanti i tecnocrati della finanza, definiti come apolidi, anglofoni, aidentitari e legati esclusivamente alla logica del profitto”.

I ragazzi di gioventù nazionale Verona, organizzatori dell’evento, hanno spinto per la presentazione di questo libro: “E’ un’ottima sintesi di quello che noi, in quanto giovani sovranisti, dobbiamo acquisire culturalmente ancor prima che politicamente, onde capire che le vecchie logiche destra sinistra sono ormai obsolete, e oggi abbiamo il compito di creare un fronte unito che abbia a cuore gli interessi del popolo e della nazione invece che quello dei mercati, a prescindere dalle vecchie appartenenze partitiche”.

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