Libri. “Reddito per tutti” di Baptiste Mylondo: luci e ombre di una proposta sociale

La copertina del volume di Diana
La copertina del volume di Diana

Che anche Berlusconi proponga  un reddito garantito per tutti fa presagire (se non altro per  la capacità dell’ex premier di individuare temi  di richiamo  per vaste aree di elettorato) come l’argomento sia destinato a divenire centrale nel dibattito politico.

E’ quindi particolarmente interessante proporre la lettura del volume di Baptiste Mylondo (insegnante di economia generale e di economia sociale e solidale all’ Ecole supérieure de commerce et développement nonché filosofia economicall’ Ecole centrale di Parigi ed economia internazionaleall’istituto di studi politici di Lione) che propone questo studio che si “presenta come un’ottima introduzione a un argomento cruciale che costringe d’altra parte a confrontarsi con il capitalismo selvaggio”.

Il volume, in brevi e corposi capitoli, analizza i principi di quella che definisce “un’idea di sinistra” e come “un reddito per uscire dal capitalismo”, un “reddito giusto”, “un reddito realistico” ma confrontandosi anche con l’opinione contraria di chi osteggia tale misura (semplificando “soldi a  chi non lavora?”, “chi vorrà lavorare?”).

A questo ultimo proposito è assai interessante il capitolo dedicato alle sperimentazioni statunitensi e  ai loro insegnamenti: a fine anni sessanta su raccomandazione di un nutrito gruppo di economisti e di Milton Friedman l’Amministrazione Nixon pensò di realizzare  un sistema di tassazione negativa nel quadro del Family Assistance Plan e al fine di risolvere le numerose riserve di chi temeva una disincentazione al lavoro finanziò una vasta sperimentazione sociale. Tra l’altro la prima effettuata su grande scala. Utilizzando in vari stati dell’Unione target diversi fu dimosrato che le preoccupazioni in merito erano eccessive. Ad analoghi risultati giunse una sperimentazione disposta dal governo canadese nella provincia del Manitoba.

In sintesi il volume espone con grande chiarezza lo stato dei lavori e delle discussioni su un argomento che riguarda le diverse famiglie politico-culturali e che ha diversi approoci ipotizzabili (reddito universale, di cittadianza ,di esistenza, universale, sociale, garantito).

Argomento su cui come nota il curatore e traduttore del libro Giuseppe Giaccio (ben noto per  i suoi volumi – ricordiamo “La decrescita. Un mito post capitalista” e “La metamorfosi della destra” – per la sua attività di traduttore, per la sua intensa collaborazione a Diorama Letterario) occorre mettere ordine concettuale anche con la lettura di questo lavoro “succinto” e “stimolante” anche se con posizioni “non sempre condivisibili”.

*Un reddito per tutti. Garantire l’accesso ai beni e ai servizi essenziali, di Baptiste Mylondo (Diana edizioni  pag 126 euro 12)

@barbadilloit

Maurizio Bergonzini

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