Il caso. Gramazio scagionato dall’accusatore: “Ho millantato il suo nome”

gramazioIl consigliere regionale di Forza Italia Luca Gramazio, ancora in carcere per l’inchiesta di Mafia Capitale, nonostante molti altri indagati siano stati già scarcerati, potrebbe essere scagionato nelle prossime settimane, in base alla testimonianza della persona che lo ha messo nei guai. “Ho millantato il nome di Luca Gramazio per avere soldi da Buzzi. L’ho truffato, ma i soldi erano per me. Ci ho pagato la macchina e alcune spese personali”, spiega Fabrizio Franco Testa, ex manager Enav.
Gramazio questa cosa l’ha saputa solo dalle carte  – aggiunte Testa – e ora mi sento addosso tutto il peso di aver rovinato la carriera politica di un amico e compagno di partito e di un padre, visto che Gramazio non ha ancora mai visto il figlio”.
In base a quell’accusa, uno dei politici più votati della destra capitolina è finito in carcere con l’accusa di aver intascato 98 mila euro di mazzette e ci è rimasto un anno e mezzo. Nei primi mesi della carcerazione sua moglie ha partorito e non ha mai potuto vedere il figlio, ritenendo inaccettabile di conoscerlo in carcere, dal quale ha rivendicato la sua innocenza. La prolungata carcerazione è apparentemente inspiegabile e infatti nel corso del tempo gli appelli per l’attenuazione delle misure cautelari e la concessione almeno degli arresti domiciliari sono caduti nel vuoto.

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