Il caso. Settantamila firme contro lo spettacolo transgender “per bambini” Fa’afafine

Piazza San Giovanni nel Family Day

“Con 70.000 firme raccolte in poco più di due giorni si può dire che quella contro Fa’afafine è ormai una vera e propria rivolta di popolo, che il Miur non può più assolutamente far finta di non sentire e vedere: si tratta di un lavaggio del cervello di massa da regime totalitario”. Lo afferma in una nota Filippo Savarese, portavoce dell’associazione co-promotrice del Family Day Generazione Famiglia, commentando il continuo successo della petizione lanciata tramite CitizenGO Italia (www.citizengo.org/it) contro lo spettacolo teatrale “Fa’afafine”, in scena in questi giorni per gli alunni dagli 8 ai 16 anni sulla storia di un “bambino-bambina” transgender che si sente maschio i giorni pari e femmina i giorni dispari, e aspira ad avere un “terzo sesso” indistinto.

“Sui social network la campagna è virale – continua Savarese – la stampa si sta interessando sempre più a questo caso e anche la politica inizia a schierarsi con nettezza: penso alla protesta dell’Assessore alla Scuola del Veneto Donazzan, e alla condivisione della petizione da parte di Giorgia Meloni. Si stanno mobilitando anche le Regioni Lombardia, su impulso dell’Assessore Cappellini, e Liguria, e altri esponenti della Lega, di Forza Italia e di Idea, ed è un bene che il centrodestra provi a ritrovare una convergenza su temi così essenziali. Puntiamo alle 100.000 firme in pochi giorni, che stamperemo e porteremo al Ministro Fedeli perché veda coi suoi occhi che qui c’è in ballo un allarme serio e fondato delle famiglie italiane sui gravi abusi che la scuola pubblica sta compiendo ai danni del loro diritto di priorità educativa”, conclude Savarese.

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