Effemeridi. Carlo Mazzantini combattente Rsi e scrittore patriottico

Il romanzo "I balilla andarono a Salò"
Il romanzo “I balilla andarono a Salò”

26 dicembre 2006. Lo scrittore Carlo Mazzantini muore a Tivoli, in un casale di campagna dove si era stabilito al rientro in Italia al termine della sua esperienza di docente nell’Università di Galway, in Irlanda.
Padre della scrittrice Margareth e dell’attrice Giselda Volodi, le due figlie più celebri delle quattro avute con la moglie, la pittrice irlandese Onia Donnelly.
Carlo Mazzantini era diventato improvvisamente famoso nel mondo letterario italiano nel 1986 quando Mondadori aveva pubblicato nella collana “Scrittori italiani e stranieri” diretta da Giordano Bruno Guerri, il suo romanzo autobiografico “A cercar la bella morte”, storia della sua esperienza di ragazzo combattente nella Legione Tagliamento della Guardia Nazionale Repubblicana, partito volontario diciassettenne con una banda di ragazzini come lui all’indomani della tragedia dell’8 settembre 1943, pronti a battersi contro gli invasori e invece finiti nella guerra civile nel Nord Italia. Un libro sincero, appassionato, impegnato a spiegare e a rivendicare quella scelta lontana al quale seguirono altri romanzi e saggi. (Effemeridi del Giorno)

Carlo Mazzantini

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