Focus (di R.Perrone). Le ragioni della crisi Juve: senza Pogba ci vuole il regista Witsel

Witsel
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Il commento sul campionato di serie A di Roberto Perrone, grande firma del giornalismo sportivo italiano

L’imperfezione della Juventus è ancora meno imperfetta rispetto a quella delle sue principali concorrenti per pensare che possa suicidarsi e perdere lo scudetto. Un anno fa, alla quattordicesima, aveva già quattro sconfitte al passivo. Quest’anno sono tre, ma in quell’inizio disastroso Madama sembrava perduta, con molte squadre messe meglio di lei, dal Napoli all’Inter, dalla Roma alla Fiorentina. Mentre ora, come sottolinea Massimiliano Allegri, è a più quattro su Milan e Roma. Però sicuramente la squadra del sempre più irritato tecnico livornese ha dei problemi. Il primo, e più serio, sono gli infortuni, soprattutto dei difensori. Bonucci tornerà (forse) per gli ottavi di Champions League, Dani Alves, acquistato proprio per dare esperienza e metri alla campagna europea, (forse) per i quarti. Resto dell’opinione che l’avversario principale della Juve sia la Juve stessa. Le altre non mostrano di possedere ancora una mentalità vincente. A cominciare dalle ancelle, Milan e Roma. 

Quando il pallone gira storto, secondo la nota legge di Murphy, tutto girerà ancora più storto e quindi la Juventus tra botta psicologica e infortuni potrebbe subire serie conseguenze dal tracollo di Genova. C’è chi parla di una serie A pronta, dopo 31 anni (scudetto al Verona), a un effetto Leicester. L’Atalanta di sir Gasperson appare inafferrabile. Niente di meglio, per valutare la possibilità di qualcosa di nuovo e splendido, l’incrocio tra la capolista e la banda dei giovani corsari, sabato allo Juventus Stadium. 

Ho già accostato Madama al Manchester United, con il quale ha imbandito il più grosso affare (soprattutto per il procuratore Mino Raiola) della storia del calcio, cioè il passaggio dai bianconeri ai Red Devils di Paul Pogba per 105 milioni. Il MU sta peggio, certamente, ha speso quasi 200 milioni e si ritrova con 20 punti a meno 11 dal Chelsea di Antonio Conte. La Juventus sta molto meglio. Però i nuovi acquisti non riescono a incidere come dovrebbero o come si aspetterebbero dirigenti e tifosi bianconeri, a cominciare da Gonzalo Higuain che va a viene dalla panchina immalinconendo la sua capacità realizzativa. Con qualcosa di nuovo (Pjanic ora si tira su con le punizioni) e qualcosa di antico, Madama si mantiene davanti, ma senza convincere del tutto. I tifosi juventini ironizzano sulle critiche al gioco bianconero, però dovrebbero riflettere sulla mancanza di equilibrio, soprattutto a centrocampo, con inevitabili ripercussioni sulla retroguardia. Lo vogliamo dire? Alla Juventus manca mezzo Pogba, non quello delle progressioni offensive o dei tiri al fulmicotone, ma quello dei recuperi, quello che strappava il pallone dalle gambe degli avversari. Persi prima Vidal poi il grande Polpo, la Juventus non ha più nessuno così. Non è un caso che, fino all’ultimo minuto del mercato, abbiano cercato di prendere Witsel che, probabilmente, arriverà a gennaio.  O qualcosa di simile. (dalla Gazzetta di Parma)

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Roberto Perrone

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