Caso Di Canio/Sky. Il silenzio degli ex calciatori e la difesa di Enrico Ruggeri

Paolo Di Canio
Paolo Di Canio

Paolo Di Canio, ormai da oltre dieci giorni, è stata allontanato da Sky Sport. La vicenda la conoscete, paga la foto con un tatuaggio politicamente scorretto (la scritta Dux). Colpisce e dà la dimensione del genere umano il silenzio dei colleghi ex calciatori del campione del West Ham. Nessuno ha commentato la vicenda, nessuno ha evidenziato il comportamento dei vertici della tv di Murdoch. Tutti zitti. Muti. Verrebbe voglia di chiedere a Gianluca Vialli e agli altri opinionisti che vengono dal mondo delle scarpe con i tacchetti cosa ne pensano della vicenda, o al giornalista Fabio Caressa se la querelle non poteva essere gestita in maniera differente…

Si è distinto, invece, il cantante e scrittore Enrico Ruggeri, spirito anticonformista, che ha dedicato alla vicenda un passaggio ne “Il Falco e il Gabbiano si Radio24.

La presa di posizione di Ruggeri: “Di Canio uomo coerente e vera autorità sul calcio inglese”

Enrico Ruggeri

“Ci sono calciatori, bravi calciatori, calciatori bravissimi, fuoriclasse, campioni e poi ci sono i simboli, quelli che vengono definiti bandiere. Oggi raccontiamo la storia di un uomo che e’ stato giudicato sul campo in modi diversi. Un saliscendi costante: cattivo, poi come esempio mondiale di fair play, un uomo che non ha mai nascosto le sue idee, che ha subito anche conseguenze per le sue idee. Insomma oggi raccontiamo la storia di Paolo di Canio”: questo l’incipit del programma di Ruggeri.

“Di Canio – ha spiegato – dopo aver allenato ancora in Inghilterra torna in Italia e diventa, questo è quasi oggettivo da dire, il miglior commentatore televisivo di calcio inglese. Ha una sua trasmissione su Sky, una trasmissione veramente interessante, ed è un numero uno. Però viene tradito da un collegamento in un periodo ancora estivo nel quale esibisce una maglietta con le maniche corte, o meglio, esibisce un tatuaggio. Uno dei tanti tatuaggi che lui ha. Qualcuno legge la scritta ‘Dux’, parte una polemica secondo me sterile, perché sul fatto che di Canio, insomma, non fosse di sinistra era una cosa che tutti sapevano, però evidentemente l’Italia, che è un paese buonista, perbenista, in questo caso si scaglia contro Paolo Di Canio e Sky decide di allontanarlo dagli schermi. Insomma, ancora una volta uno che paga per le sue idee, se volete discutibili, ma che comunque paga per un tatuaggio e Sky rimane senza il miglior esperto di calcio inglese”.

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